Giro d’Italia, presunti danni ai marmi del teatro romano Replica: «Struttura perfetta, pezzi già in quel punto»

Presunti danni ai marmi del teatro romano di Catania durante il Giro d’Italia. A documentarli e denunciarli, attraverso le pagine di MeridioNews, è un cittadino. La struttura martedì scorso è stata il palcoscenico della presentazione della prima frazione in Italia della corsa rosa. All’interno i corridori si sono alternati nel cosiddetto foglio firma, passaggio fondamentale a cui sono chiamati i ciclisti per registrare la loro presenza così da potere prendere parte alla gara. «L’evento non era sicuramente adeguato a essere ospitato in un teatro del genere – sostiene il lettore a MeridioNews – ma soprattutto le persone si sono messe a ballare e saltare sui marmi, scheggiandoli e provocando danni a una delle parti più antiche e originali della struttura».

L’organizzazione ha previsto l’arrivo del pubblico da un ingresso secondario e la sistemazione dello stesso sugli spalti, mentre i corridori utilizzavano l’ingresso principale di via Vittorio Emanuele per presentarsi prima della partenza. «È stata sbagliata dall’inizio tutta l’organizzazione – continua il testimone, che sostiene di avere assistito a diverse scene di caos durante la manifestazione -. Siamo convinti che adesso non succederà niente, perché è del tutto evidente che non c’è nessuna presa d’atto formale dell’avvenuto danno ai marmi e al teatro, sicuramente non sono stati fatti sopralluoghi e nessuno si sta interessando del problema».

«Quei pezzi di marmo sono sempre stati là – replica a MeridioNews  Maria Costanza Lentini, direttrice del polo regionale di Catania per i siti culturali che si occupa dello stato del teatro -. Mi sembra assurdo ed eccessivo che ci sia bisogno, per forza, di trovare delle inadempienze. Abbiamo un teatro perfetto e abbiamo lasciato volutamente solo il bordo di marmo dov’era posizionata l’orchestra in luce, senza nasconderlo sotto un palco lungo».

Secondo la direttrice si sarebbe contata la presenza di mille persone nell’orario di maggiore afflusso, in un teatro abilitato ad accoglierne 1240, e sarebbero stati presenti più di 40 addetti alla sorveglianza, che non sono intervenuti al momento dei balli perché «il Giro d’Italia è uno spettacolo leggero e sportivo e non è la prima volta che qualcuno balla o canta all’interno». «Ritengo adeguato che il Giro d’Italia sia passato da un monumento archeologico – conclude -. D’altronde è partito da Gerusalemme, a Catania è terminato alle terme di Caracalla. È la prima volta che questa competizione sportiva sceglie un sito archeologico, che ci ha aiutato a valorizzare un momento storico molto importante della nostra città». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]