Girlando, dubbi su trascrizione delle intercettazioni La difesa di Chirieleison evidenzia i presunti errori

Un’intercettazione ambientale, depositata nel processo per tentata concussione aggravata a carico dell’ex assessore del Comune di Catania Giuseppe Girlando, sarebbe stata trascritta e depositata con diversi errori. Particolare che modificherebbe in maniera sostanziale il significato di un lungo dialogo intrattenuto da Gianluca Chirieleison, un passato da direttore della Simei e grande accusatore dell’ex esponente della giunta guidata da Enzo Bianco. La notizia è emersa durante l’udienza di oggi attraverso alcuni rilievi mossi dall’avvocato Gianluca Costantino, legale dell’imprenditore che ha denunciato Girlando. Sotto la lente d’ingrandimento il lavoro di un perito, nominato dal tribunale a luglio, per trascrivere una serie di intercettazioni. Messe nero su bianco e depositate agli atti del processo lo scorso 15 ottobre

Il 20 novembre il caso tornerà in aula dopo il rinvio di oggi per un impedimento della giudice Maria Pia Urso. Ed è proprio in aula che la difesa di Chirieleison è intenzionata ad ascoltare l’intercettazione ambientale per muovere i rilievi alla trascrizione depositata dal consulente. Ultimo atto di una vicenda in cui non sono già mancati i colpi di scena. A luglio, tra le prove era finito un dialogo registrato dall’imprenditore fuori dall’aula del tribunale, proprio con Girlando. L’ex assessore lo avrebbe avvicinato per dargli notizia di un’indagine a suo carico per bancarotta fraudolenta per il fallimento di Simei. Una prova, almeno secondo la procura etnea, attraverso la quale si potrebbe tracciare il profilo dell’avvocato esperto di diritto commerciale. 

Per il magistrato Fabio Regolo l’ex assessore avrebbe abusato della sua posizione nella giunta Bianco per spingere Chirieleison a svolgere il ruolo di intermediario con l’allora consigliere comunale di Fratelli d’Italia Manlio Messina. L’obiettivo finale sarebbe stato quello di sbloccare in Consiglio comunale la delibera Sostare, presentata proprio da Girlando. Passaggio fondamentale, secondo l’accusa, per il via libera alla transizione riguardante Simei. Azienda che per anni ha avuto l’appalto per pubblica illuminazione e che vantava con Palazzo degli elefanti un credito di quattro milioni di euro. Passato il rinvio a giudizio il Comune si ritrova in questa storia con una doppia veste. Da un lato parte civile e, dall’altro, responsabile civile. Cioè il soggetto che potrebbe essere chiamato in causa per eventuali risarcimenti danni. 


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