Giovani, musei e mondo del lavoro

“Acquisire informazioni come una spugna ed applicarle sul territorio: questa la chiave del successo”. E’ quanto viene consigliato ai giovani interessati al mondo della cultura e dei musei da Mario Bucolo, organizzatore insieme a Ledo Prato (segretario generale di Mecenate 90) della III edizione di CulturMed 2005, Conferenza Mediterranea sulle strategie di Marketing e di comunicazione e l’innovazione tecnologica per i musei, i beni culturali, l’ospitalità ed il turismo culturale svolta a Catania, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini lunedì 11 e martedì 12 aprile.

Fermato prima dell’inizio dei lavori, Bucolo è stato disponibile nel rispondere alle nostre domande in merito al rapporto tra il mondo del lavoro giovanile, i musei e le attività culturali.

Quali possibilità di lavoro per i giovani catanesi nella gestione dei musei?
“Tantissime però non bisogna fossilizzarsi solo sull’aspetto della gestione. La comunicazione è fondamentale ed altrettanto importante. La gestione ha dei limiti fisici dovuti alla ristrutturazione dei locali e di budget, quindi, strettamente economici. Per questo stiamo facendo questo tipo di conferenza in modo da avere un panorama internazionale e capire cosa avviene in giro per il mondo”.

Qual è la situazione a Catania per quanto riguarda la gestione dei musei?
“Dobbiamo distinguere in tre i proprietari dei musei catanesi: Soprintendenza regionale, Provincia di Catania e Comune di Catania. Il Comune sta facendo molto. Sta cercando di riaprire il Castello Ursino, sta restaurando il Museo Emilio Greco ed il Museo Vincenzo Bellini con un allestimento in una chiave moderna e degno dei grandi musei nazionali. Alla Soprintendenza si lascia il tempo che trova. Ad esempio Casa Verga è senza una tabella all’esterno con gli orari di apertura. La Provincia di Catania, invece, ha fatto molto con il Museo dello sbarco in Sicilia e quello del Cinema ma anche lì non abbiamo un cartello con gli orari di apertura anche se sono piccoli particolari.

Sicuramente la Provincia è quella con i musei più attivi, seguita dalla Soprintendenza però appena saranno pronti quelli del Comune, ci sarà un gran sorpasso da parte dei musei comunali”.

I giovani sono attratti dalle attività culturali e dal lavoro nei musei?
“Il problema principale è la necessità del confronto. Se non ci si confronta in occasione di queste conferenze internazionali uscendo da Catania non si ha un’idea di quello che succeda. Io che vengo reputato esperto del settore non perdo occasione di aggiornarmi, di crescere, di confrontarmi con altre persone e partecipare a conferenze in tutto il mondo perchè se si rimane fossilizzati qua non si riesce a concretizzare nulla”.

Links utili
www.culturmed.info
www.abis.it
www.museumland.com

 

Mario Grasso

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