Giorno di scuola allo Smau

“Allora, mi raccomando, stiamo tutti uniti e seguite me. Non sparpagliatevi in giro.”
Le famose parole (chi non le ha mai sentite?) vengono dette ad un folto gruppo di alunni in attesa all’ingresso del centro fieristico Le Ciminiere.
Gli insegnanti accompagnatori hanno fatto le loro raccomandazioni e porgono i biglietti d’ingresso all’addetto.

Ma dopo appena pochi passi all’interno gli occhi dei ragazzini si illuminano, gli sguardi diventano vispi e curiosi. E mentre gli insegnanti, con un pizzico di rassegnazione, invitano i propri alunni a rispettare l’orario per il rientro, i baldi giovani già si sparpagliano per il grande salone del piano terra, in giro per gli stand espositivi.

Sebbene un avvenimento come lo SMAU sia in generale considerato come un ottimo motivo per “caliare” la scuola, non sembra rispondere perfettamente alla realtà dei fatti.

Girando per i tre piani del centro fieristico, intasato da un numero esorbitante di ragazzi di ogni età, ci siamo resi conto infatti di come questa idea del “giorno di vacanza autorizzato” per gli studenti sia molto superficiale.
Se è pur vero che non mancano quei ragazzi che si fiondano immediatamente al terzo piano, interamente dedicato al passatempo ludico, o che escono fuori per una piacevole chiacchierata fra amici, la grande maggioranza degli studenti che abbiamo visto e sentito hanno dimostrato il loro più vivo interesse nei confronti delle nuove tecnologie informatiche esposte al salone.
I più motivati e partecipi, com’è facile immaginare, sono gli studenti di istituti tecnici come l’Enrico Fermi o il Marconi di Catania, la cui unica lamentela fa riferimento addirittura allo scarso volume d’infomazioni che gli espositori sono in grado di dar loro in poco tempo e immersi in una confusa sequela di domande.

Gli insegnanti, che ci hanno confermato come l’idea di visitare lo SMAU sia stata espressamente richiesta dagli studenti, da un lato si sentono soddisfatti dall’interesse pronunciato e verificato dagli stessi, e dall’altro colgono l’occasione in maniera molto positiva non solo per fini didattici, ma anche per motivazioni strettamente personali.
Infatti molti degli insegnanti presenti, soprattutto di istituti tecnici, sono a loro volta professionisti, ed utilizzano queste occasioni convogliando, all’interesse per sviluppare spunti didattici sui quali lavorare con gli alunni o novità tecnologiche da proporre agli istituti per migliorare l’offerta formativa, anche un serio interesse professionale volto alla conoscenza di nuovi corsi e nuove tecnologie di cui poter usufruire privatamente nelle loro attività.

Se poi a tutto questo si aggiunge che le varie offerte sui prodotti presentati sono l’input spesso sufficiente a stimolare l’interesse di chi, magari, non era all’inizio particolarmente motivato, si capisce facilmente come “una giornata allo SMAU” sia tutt’altro che un motivo per fare “vacanza”.

Merito, questo, anche della città di Catania che smentisce ogni giorno chi ancora ottusamente crede di vivere in un ambiente tutt’altro che dinamico a livello di manifestazioni, ma che invece riesce ad organizzare eventi che attirano, in questo caso, intere scolaresche anche dalla non proprio vicina Milazzo.


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