Gioia mia, la Sicilia ispira ancora la penna di Tea Ranno «Porto con me la nostalgia fortissima per questa terra»

Siciliana doc, romana d’adozione da dove vive dal 1995, di fatto Tea Ranno la sua terra non l’ha mai abbandonata. Anzi, una forte dose di nostalgia verso la Sicilia ha mosso di sentimenti, tradizioni e storie di affetti a lei vicini. «Di fatto, da qui non me ne sono mai andata, anzi ci sono rimasta», racconta la scrittrice ai microfoni di Radio Fantastica, nel corso del programma Tuttapposto, condotto da Antonella Insabella. La dimostrazione l’ha regalata ai suoi lettori con Gioia mia, ultima perla di una collana che vede collezionare le storie di personaggi già conosciuti nei L’amurusanza e Terramarina, che fanno risuonare quegli echi antichi, di una Sicilia divisa tra le energie di vulcano – ‘a muntagna – e il mare. «Gioia mia racconta di un posto dove mi piace tanto stare, perché ci vorrei tornare», spiega. L’amurusanza descrive questi luoghi e nel percorso letterario dell’autrice è stato un romanzo portatore di sorprese. 

«L’amurusanza era scritto senza pensare a un seguito – sottolinea – Era il 2019 e questa parola antica, a noi familiare, mi aveva regalato una storia e la voglia di ritornare in un posto bello, amurusu, dove poi ho deciso di rimanere con i romanzi successivi». Così, nel 2020, quando il mondo assisteva alle bare dei morti di Covid, questa voglia di tornare in un luogo così familiare risuona. Ed ecco che nasce Terramarina, un viatico per incontrare nuovamente la Sicilia, dove però decide, con la penna e i sentimenti, di restarci proprio con l’ultimo lavoro. «Gioia mia è un’espressione tipicamente siciliana, ma si innesta in un impianto di lingua italiana donandole sfumature di tenerezza di commozione». Ad assumere un ruolo determinante è Luisa, figura che ritroviamo nei lavori precedenti, ma che adesso ha una luce diversa. In sé porta la forza femminile ma le si manifesta un dolore che da tempo aveva seppellito.

«La scrittura è sorprendente – prosegue Ranno – Pensi di fare una cosa ma poi te ne viene subito un’altra. Luisa in Terramia non era un bel personaggio. Adesso riesce a investire in un pezzo di terra, la Castidda, i soldi che guadagna nel ristorante in cui lavora. Arrivato a un certo punto cade, perché dentro di lei si sono spaccate le porte di una stanza blindata in cui lei stessa aveva seppellito un dolore, che adesso chiede conto e risoluzione». Luisa, donna apparentemente dal cuore di segatura nel romanzo precedente, cade in un sonno e «acchiappa pezzi della sua vita che aveva cancellato e che, adesso, vengono a galla, portandola a un faccia faccia con quello che in passato lei aveva seppellito». Tea Ranno presenterà il suo Gioia mia il prossimo 5 luglio a Sanremo, per poi spostarsi nel Lazio, a Civitavecchia. La scrittrice sarà in Sicilia col suo nuovo romanzo da 9 al 13 luglio.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]