Sedie a rotelle sfasciate. Barelle latitanti. Il triage, questo sconosciuto. E veramente uno spettacolo desolante quello offerto dal pronto soccorso di giarre, grosso centro in provincia di catania. Per la disperazione degli utenti che si aspetterebbero un servizio sanitari pubblico. E per la disperazione degli stessi medici, costretti a turni massacranti.
Giarre, un Pronto soccorso da delirio
Sedie a rotelle sfasciate. Barelle latitanti. Il triage, questo sconosciuto. E veramente uno spettacolo desolante quello offerto dal Pronto soccorso di Giarre, grosso centro in provincia di Catania. Per la disperazione degli utenti che si aspetterebbero un servizio sanitari pubblico. E per la disperazione degli stessi medici, costretti a turni massacranti.
Non è la prima volta che ci occupiamo dell’ospedale di Giarre. E, in particolare del suo delirante Pronto soccorso. Noi proviamo a fare del nostro meglio. A sollecitare la politica. A sollecitare questo Governo regionale non ci proviamo più, visto che il presidente Raffaele Lombardo (a Dio piacendo dimissionario) e l’assessore Massimo Russo hanno deciso che la sanità pubblica siciliana funziona bene, a prescindere dalla realtà che li smentisce giorno dopo giorno.
La pianta organica, per il Pronto soccorso di Giarre, per esempio, prevede otto medici. Invece ce ne sono solo sei. Così al Pronto soccorso cè un solo medico di turno. Con due infermieri che ancora, per fortuna, non sono stati trasferiti. Il resto è tutto un andare a tentoni, alla giornata, nella speranza che non scoppino casini.
L’ospedale è piuttosto frequentato. Visto che il paese conta circa 60 mila abitanti, che aumentano in estate. A fronte di questa domanda di sanità pubblica, un turno con un medico alla volta al Pronto soccorso sembra assai risicato. Ci vorrebbero almeno due medici per ogni turno. Obiettivo che potrebbe essere raggiunto rispettando la pianta organica.
Per fortuna che alle spalle del Pronto soccorso di Giarre, cè un ospedale che, bene o male, regge. Cardiologia con reparto che di notte, assente il medico, assicura comunque il servizio. Anche se gli utenti la vorrebbero un po’ più funzionale. C’è anche ortopedia, con un reparto chiuso dove, però, si eseguono interventi (solo nel 2011 gli interventi sono stati 800).
Dunque un ospedale, quello di Giarre, ancora in piedi. Con un Pronto soccorso – come ci segnalano i nostri lettori – che dovrebbe funzionare meglio. A cominciare dal triage (lassegnazione dei codici bianco- verde-giallo-rosso) che dovrebbe essere funzionante e dalle attrezzature oggi molto carenti.
E naturalmente del personale medico che dovrebbe essere aumentato di un’unità in turno.
Ai nostri lettori di Giarre diciamo: un po’ di pazienza: Lombardo e compagnia bella se ne stanno andando. Ad ottobre, quando si insedierà il nuovo Governo, questo giornale porrà un tema che, fino ad oggi, non ha posto perché, con Lombardo e Russo, sarebbe stato tempo perso. Il tema che porremo è il seguente: in Sicilia non mancano i medici che operano nelle strutture pubbliche, ma nei Pronto soccorso il personale è carente.
Sarà nostra cura promuovere una battaglia politica e giornalistica per incrementare gli organici di alcuni Pronto soccorso della Sicilia (non in tutti, infatti, c’è carenza di personale medico e paramedico).
Questo lo potremo fare quando ci sarà un nuovo Governo regionale. Con il Governo attuale – lo ribadiamo – perderemmo solo tempo. Per due motivi. In primo luogo, perché il Governo Lombardo, di fatto, non ha governato, ma ha gestito, per lo più in termini di clientele, tutta la società siciliana, compresa la sanità pubblica.
In secondo luogo perché – come già detto -Lombardo e Russo pensano tragicamente di essere bravi…