Il governatore ha assistito alla prima messa dopo i lavori di ristrutturazione dell'edificio. Un gruppo di cittadini, circa 500 persone, ha approfittato della sua presenza per manifestare contro il piano che ha fortemente ridimensionato il nosocomio giarrese, privato anche del pronto soccorso. Guarda le foto
Giarre, Crocetta alla riapertura del Duomo «Buffone», accolto da protesta per ospedale
«Crocetta buffone!». È il grido che un paio di volte si è alzato dalla folla in attesa dell’apertura del Duomo di Giarre contro il presidente della Regione, invitato alla celebrazione della prima messa dopo la fine dei lavori di restauro della struttura. Nella cittadina ionica si è svolta nel pomeriggio l’annunciata manifestazione Rivogliamo l’ospedale. In piazza circa 500 persone che hanno chiesto la riapertura della struttura ospedaliera, fortemente ridimensionata e privata del pronto soccorso a causa della riorganizzazione del settore sanitario.
Crocetta più volte ribadisce di essere a Giarre per la messa. «Questo è un giorno per la funzione religiosa», dice ai giornalisti. Il Duomo riapre dopo quattro anni di lavori – in ritardo di circa un anno rispetto al previsto – finanziati proprio dalla Regione. Graziella Salanitri – figlia di Maria Mercurio, la donna morta nel maggio 2015 a causa di presunti ritardi nei soccorsi – ottiene un breve colloquio con il presidente. «Mi ha consolata – racconta – e mi ha promesso che l’ospedale aprirà». Una promessa alla quale la piazza non sembra credere.
La visita di Rosario Crocetta era da tempo annunciata; alla conferma della sua presenza, un gruppo di cittadini ha organizzato online la protesta, diventata oggetto di tensioni anche nel corso dell’incontro già delicato con i sindaci dell’area. Qualche decina di cittadini si sono presentati in piazza Duomo con un lumino in mano e una maglia bianca con su disegnata una croce rossa. A pochi metri di distanza il corteo religioso, dal quale si è staccato il vescovo che si è allontanato per benedire i manifestanti.
Sul sagrato del Duomo ci sono anche il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, il senatore Pippo Pagano e il deputato all’Ars Nello Musumeci. Crocetta si trattiene con l’ex sindaco di Bronte Pino Firrarello, al quale racconta di aver parlato ai ministri Angelino Alfano (Interni) e Beatrice Lorenzin (Salute) dei problemi legati alla chiusura delle strutture sanitarie minori. Poi aggiunge di aver preparato un piano per il rilancio dell’ospedale di Giarre. Più distanti i primi cittadini di Taormina, Riposto, Mascali e Piedimonte. A pochi passi dal governatore c’è il primo cittadino giarrese Roberto Bonaccorsi, con il quale Crocetta ha avuto un vivace scontro proprio ieri. Bonaccorsi non sposa la protesta messa di oggi. «Io non avrei inscenato una protesta in una giornata come questa, che doveva essere solo di festa – afferma – C’è il rischio strumentalizzazione quando azioni del genere vengono fatte a favore di telecamera». Poi continua: «In altre sedi, in passato, ho protestato. E mi sono trovato solo».