È giallo su una presunta aggressione avvenuta questa notte nel parcheggio del Mob Disco Theatre, alle porte di Carini. Secondo la testimonianza di un alcuni ragazzi, circa un quarto d’ora dopo la chiusura del locale, un gruppo di quattro persone avrebbe aggredito un giovane.
«Il ragazzo – racconta uno dei testimoni dell’accaduto su Facebook – anche se è finito a terra, continuava ad essere preso a calci alla testa. Io ed il mio amico vedendo questa scena, abbiamo provato a dividerli, addirittura ho pregato uno di loro perché smettesse. La reazione? Un pugno a mano aperta in piena faccia e un becero “fatti i ca..i tuoi”». La storia dei giovani intervenuti per fermare l’aggressione non trova però riscontro né tra gli organizzatori, né tanto meno dalle forze dell’ordine che negano di avere ricevuto segnalazioni in merito come pure gli ospedali della zona.
All’interno del locale «ieri notte, come spesso accade, – commenta al riguardo uno degli organizzatori – erano presenti le forze dell’ordine al Mob e 50 unità di sicurezza. È mai possibile che nessuno abbia segnalato quanto accaduto?». Le informazioni date dai testimoni sono state però prese sul serio dai responsabili dell’evento che hanno invitato tutti coloro che avessero informazioni a riferirle. «Qualcuno che ha assistito alla scena gentilmente ci contatti – sulla pagina facebook del Mob Disco Theatre – in modo da poter fissare un incontro con la caserma di competenza per esporre denuncia e avviare immediatamente un’indagine contro questa gente».
Aggiornamento –
L’iniziale richiesta dei responsabili del locale ai testimoni, riguardo una denuncia di quello che avessero visto, «è stata rifiutata da questi senza spiegazioni», riferiscono.
Ieri sera, dopo le pressioni dell’organizzazione della serata, circa il condividere maggiori informazioni riguardo alla presunta aggressione, i due ragazzi presenti «hanno fornito una nuova versione in cui si parla di una banale rissa tra una coppia, accompagnata da una ragazza, e un quartetto, adducendo la motivazione dell’essere brilli all’aver ingigantito la situazione». Le informazioni date inizialmente, a cui però gli organizzatori dell’evento avevano prestato attenzione, complice anche la grande diffusione su Facebook della testimonianza, si sono rivelate inconcludenti come alcuni dei responsabili del locale avevano suggerito.
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