Gesù è morto per i peccati degli altri San Berillo, «il cuore di Catania», in un doc

Un’idea nata cinque anni fa: raccontare San Berillo partendo dalle opere di Goliarda Sapienza. Un progetto che, però, si è modificato grazie alle sette protagoniste del documentario Gesù è morto per i peccati degli altri della regista catanese Maria ArenaFranchina, Meri, Alesia, Marcela, Wonder, Santo e Totino. Trans, travestiti e una donna; anime che si muovono tra le pietre del quartiere storico noto soprattutto per essere la zona a luci rosse di Catania. «Ho incontrato Maria cinque anni fa. Voleva raccontare quello che aveva letto dalle pagine di Goliarda Sapienza», racconta Josella Porto, sceneggiatrice anche lei etnea. Il progetto, però, rimane bloccato per due anni in attesa di finanziamenti. «La situazione non cambiava – ricorda Porto – Così abbiamo deciso di reinvestire i nostri guadagni. Ci tenevamo a fare un lavoro nel quale tutti venissero retribuiti». Oltre al lato artistico e produttivo, le due donne diventano anche produttrici. Il documentario è stato concluso anche grazie al crowdfunding. «È stato un processo molto strano – confessa – Dall’intento di raccontare il quartiere, abbiamo conosciuto per un anno le sette protagoniste. Loro si sono fidate e affidate. Ci hanno permesso di entrare nelle loro case perché non abbiamo mai espresso alcun giudizio». 

 https://www.youtube.com/watch?v=MYCCMrHqh3A

Gesù è morto per i peccati degli altri oggi verrà presentato al festival dei Popoli di Firenze. «Diciamo sempre che i film sono degli spettatori e non vediamo l’ora di consegnarlo a loro». Ancora non c’è una distribuzione, ma le speranze di far entrare il documentario nel circuito dei cinema passa proprio per la Toscana. «Vogliamo che arrivi a Catania e portare le nostre protagoniste in giro per l’Italia». Sette personalità con caratteristiche spiccate: «Meri canta, Franchina scrive, Wonder ha una presenza scenica che cattura. All’inizio c’era diffidenza e imbarazzo, poi si sono sciolte e hanno iniziato a darci spunti e consigli. La voglia che abbiamo percepito è “Io mi voglio raccontare”». 

I punti centrali del documentario sono tre feste cristiane: la Madonna del Carmelo (a luglio), Sant’Agata e la Pasqua. «Man mano che ci conoscevamo a vicenda, ci siamo rese conto che vivono in maniera molto intensa la religione. Ci hanno insegnato a vederla con i loro occhi; leggere il Vangelo con loro è stato un momento indimenticabile». Una contraddizione? «Chisti su buttani e criruni o Signuri». Franchina ripete le parole di quanti si stupiscono del loro attaccamento alla religione. Nulla di strano: «Anche santa Maddalena era una prostituta». E, sottolinea Porto, «quasi nessuno di loro si pente delle scelte fatte».  

L’opera in un primo momento aveva come titolo Le belle di San Berillo, ma poi un verso della canzone Gloria di Patti Smith ha stravolto il piano. «Jesus died for somebody’s sins. Era perfetto, perché volevamo distaccarci dal nome del quartiere e poi le protagoniste stavano diventando sempre più loro, la loro visione della religione». E, inoltre, la musica diventa un aspetto fondamentale. «Tantissimi musicisti ci hanno regalato loro brani». Hanno partecipato al progetto con inediti Kaballà, Cesare Basile, Agostino Tilotta degli Uzeda e Salvatore Zinna coordinati da Stefano Ghittoni

Nei mesi dedicati alle riprese «abbiamo conosciuto famiglie, festeggiato compleanni, fatto assieme a loro le visite mediche», ricorda Josella Porto. «La cosa più bella è scoprire che un quartiere fatto di pietre si anima grazie a queste persone. Loro là, ci sono, sono vive», scandisce. Ma troppo spesso il muro di pregiudizi è difficile da abbattere. «Durante un periodo elettorale è stato organizzato un corso per badanti – racconta la sceneggiatrice – Un progetto in regola, hanno preso il diploma. Ma non sono riuscite a lavorare, perché sono viste sempre come prostitute». 

Eppure, nel dedalo di stradine sconosciute ai più si raccontano storie che fanno parte del dna della città. «Si può convivere con la diversità nella vita. Il quartiere a luci rosse esisteva anche ai tempi di Goliarda: una volta c’erano prostitute e artigiani, oggi ci sono prostitute e avvocati. La prostituzione esiste – prosegue – E loro vogliono pagare le tasse, perché potrebbero avere dei servizi. Su questo tema fanno le sindacaliste, con dei discorsi lucidissimi», ride. Quello che molti cittadini vedono come un elemento negativo, per la sceneggiatrice è una risorsa. «È il cuore di Catania, è bello portarlo in giro – sostiene – Per me il concetto di diversità, vissuto come ricchezza, è racchiuso a San Berillo, e ne sono orgogliosa come catanese». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]