Gela, l’Eni a processo: «Richieste stravaganti» «Come se Milano facesse ricorso per le polveri»

«È un ricorso eversivo» costituito da «richieste stravaganti» e «conclusioni surreali», con le quali «si fa politica e non si parla di diritto processuale». L’avvocato Lotario Dittrich, che rappresenta gli interessi Eni nel procedimento d’urgenza in sede civile avanzato dagli avvocati gelesi Luigi Fontanella e Laura Vassallo, non è tenero coi colleghi. Nell’azione risarcitoria, che ha visto finora 500 adesioni tra i cittadini gelesi, si chiede lo stop di tutti gli impianti della Raffineria, delle attività di trivellazione e l’immediato avvio delle procedure di bonifica. A costituirsi parte civile, inoltre, è stato anche il Comune di Gela che ha sposato in maniera incondizionata le istanze dei ricorrenti. Avanzando, anzi, un’ulteriore richiesta: 80 milioni di euro per creare un reddito di sussistenza per i lavoratori. Un fondo che per la giunta Messinese dovrebbe essere a carico del cane a sei zampe, in attesa che si avvii la riqualificazione del sito e ripartano i cantieri. 

Alla prima udienza, svoltasi ieri mattina presso il tribunale di Gela, la tensione tra le parti in causa era palpabile. Tanto che il giudice Virgilio Dante Bernardi più di una volta è costretto a intervenire. «Nelle 99 pagine di memoriette che Eni ha prodotto, Gela viene descritta come un’oasi di benessere – attacca l’avvocato Fontanella -. Invece è la stessa legge a stabilire che il danno ambientale, che è accertato, rimane perdurante fino a quando non si effettuano le bonifiche». Il collegio difensivo di Eni ribadisce che «l’aspettativa di un ambiente salubre non può essere avanzata dai singoli richiedenti e di fronte un eventuale danno ambientale solo il ministero è legittimato ad agire». E per chiarire il concetto pone un esempio. «Se venisse accettato il principio presentato dalla controparte, tre milioni di milanesi potrebbero presentare ricorso per le percentuali di pm10 in atmosfera che sono tre o quattro volte superiori a quelle registrate a Gela». 

I legali della multinazionale criticano, inoltre, la decisione da parte della giunta Messinese di appoggiare le richieste dei cittadini gelesi. «Mi sarei aspettato che il Comune aderisse al ricorso Eni – sottolinea ancora Dittrich -. Invece, sorprendentemente, l’amministrazione accetta richieste che farebbero saltare il protocollo d’intesa. E se salta il protocollo saltano gli investimenti. È un ricorso – prosegue il legale – che va contro lo stesso Comune». D’altra parte la richiesta della giunta Messinese a Eni di sobbarcarsi il destino dei lavoratori va contro quel che è stato firmato a Roma il 6 novembre del 2014. Quando invece la precedente giunta, la Regione Siciliana e i sindacati confederali avevano accettato che fosse lo Stato, tramite lo strumento degli ammortizzatori sociali, a sostenere la carenza di lavoro diretto e dell’indotto. Che poi è quello che si è verificato per tutto il 2015 e continua a verificarsi anche in questo primo scorcio del 2016. 

Il primo cittadino gelese, però, è stato sospeso dal M5s proprio per aver «avallato il protocollo d’intesa». Raggiunto al telefono da Meridionews, Domenico Messinese attacca: «Quel protocollo continua a non piacermi». Per poi aggiungere di non capire chi si meraviglia del presunto cambio di rotta. «Protocollo, accordo di programma e richiesta di risarcimenti sono tutte cose diverse – conclude. Io sto dalla parte dei più deboli, che siano famiglie con bambini malformati o lavoratori».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]