Garibaldi, ortopedia chiusa e 200 persone in attesa «Aspettando il piano regionale, assunzioni bloccate»

Più di duecento persone in lista d’attesa. Questa la situazione in cui si trovano i tanti cittadini catanesi che attendono la riapertura del reparto di Ortopedia dell’ospedale Garibaldi di Nesima. Unità semplice chiusa da luglio a causa del blocco delle assunzioni che ha colpito quasi tutti i presidi ospedalieri siciliani. Che in questi mesi hanno dovuto riorganizzare il personale, in base alle necessità più urgenti, in attesa del decreto assessoriale che renderà operativa la nuova rete ospedaliera siciliana. Provvedimento arrivato in ritardo dopo gli errori che, secondo il ministero della Salute, Palermo avrebbe commesso nel conteggio dei posti letto delle diverse unità operative

«La questione è molto semplice anche se problematica – dichiara a MeridioNews Giorgio Santonocito, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – Per tutto agosto, e ora anche per settembre, abbiamo dovuto fermare le attività perché non siano in grado di assumere né personale infermieristico specialistico né medico». Uno stallo che ha portato la dirigenza a concentrare le attività dell’Ortopedia nella struttura cittadina di piazza Santa Maria di Gesù, dove si trova l’unità complessa della stessa specialità e il pronto soccorso. «Una scelta effettuata per mettere in sicurezza i pazienti delle emergenze», spiega il direttore. «Questo inevitabilmente crea disagio per l’utenza – continua – ma il nostro obiettivo è quello di ridurre al minimo il danno, creando un percorso privilegiato per chi si trova in urgenza e, date le condizioni precarie, necessita di un intervento ortopedico immediato».  

A ritardare l’apertura, come confermano fonti sanitarie, anche il pensionamento del primario del reparto che dovrà essere a breve sostituito. «Chiaramente ci sarà un nuovo direttore di struttura semplice – conferma a MeridioNews Toni Palermo, primario di Pediatria e responsabile sindacale Anaoo-Assomed del Garibaldi – quando la politica regionale darà l’input per riordinare finalmente la situazione. Ma questo rientra all’interno del più grande progetto di approvazione della rete ospedaliera siciliana».

L’impasse però potrebbe risolversi in tempi celeri. I direttori generali di tutte le aziende siciliane incontreranno infatti l’assessore al ramo Baldo Gucciardi l’8 settembre, data in cui il titolare della Sanità ha promesso di rimuovere una volta per tutte lo stop ai nuovi contratti. «L’assessore ha parlato di sblocco e noi siamo fiduciosi – conclude il direttore generale Giorgio Santonocito – Questo ci consentirà di riprendere le attività anche perché non possiamo frazionare il personale che altrimenti sarebbe carente in entrambe le strutture». 

Solo qualche giorno fa, ospite della festa nazionale dell’Unità a CataniaGucciardi parlava infatti di soluzioni immediate da applicare a stretto giro. «A settembre andremo avanti con le prime immissioni in servizio a tempo indeterminato, bloccate dal decreto Balduzzi – spiegava il politico – Daremo in questo modo respiro agli operatori che in questi anni, in assenza di organico, sono riusciti a mantenere alta l’offerta».


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