Il sindacato mette a disposizione dei 46mila tirocinanti il vademecum sul web. Dalle figure di riferimento alle polizze assicurative, passando per le assenze e i pagamenti. Un modo per intercettare i rapporti di lavoro atipici. Il curatore: «Questi ragazzi aiutano migliaia di imprese ad andare avanti»
Garanzia Giovani, la guida pratica della Cgil «I ragazzi non hanno idea delle regole e dei diritti»
È online da oggi Un occhio su Garanzia Giovani, guida pratica per tirocinanti, vademecum della Cgil Sicilia che prova a far chiarezza sui tirocini attivati da marzo dalla Regione Siciliana. Circa 46mila, secondo le ultime stime, gli stages attivati nell’isola. Il dipartimento politiche giovanili del sindacato ha perciò reso disponibile un supporto per i tanti tirocinanti che, come è facile riscontrare nelle lunghe file ai Centri per l’impiego, non hanno ben chiari tutti i meccanismi del progetto finanziato dall’Europa.
Lo conferma Andrea Gattuso, responsabile della guida che «nasce proprio dal fatto che i ragazzi non hanno idea delle regole e dei loro diritti». Una sorta di FAQ con le domande più diffuse, rivolte online e dal vivo. La guida, agile e colorata, è disponibile in versione social (attraverso otto schede sugli argomenti più spinosi per i tirocinanti) e in versione completa in formato pdf, scaricabile gratuitamente. «I tirocinanti – scrive Gattuso nella propria bacheca Facebook – sono ragazzi e ragazze che incontriamo ogni giorno, negli uffici, nei negozi, nei centri commerciali, ogni giorno aiutano ad andare avanti migliaia di aziende siciliane. Anche loro hanno dei diritti, per molti il tirocinio rappresenta il primo passo nel mercato del lavoro, con questa guida il nostro auspicio è quello di accompagnarli in questo mondo».
Ecco perchè nelle 16 pagine l’iter di Garanzia Giovani viene affrontato ribadendo concetti in parte già scritti nei relativi contratti che i tirocinanti hanno firmato ed in parte con informazioni che indicano passo per passo le figure di riferimento, i dubbi sulle polizze assicurative, sulle possibili assenze e sul meccanismo, farraginoso, dei pagamenti. Al momento è proprio lì il punto cruciale. «Le risorse ci sono – spiega Gattuso – il problema è nella disorganizzazione tra Cpi e Inps. Basterebbe un provvedimento che disciplini una trasmissione univoca dei documenti necessari».
La guida è anche un modo per la Cgil di intercettare i rapporti di lavoro atipici, consulenze, collaborazioni, apprendistati, lavori a progetto e così via. Tutto ciò insomma che esula dalle competenze classiche dei sindacati. In una parola: precarietà. «Da anni proviamo a stare vicino ad una parte del mondo del lavoro non tradizionale – conferma Gattuso -. Un mondo che spesso non ha punti di riferimento, atomizzato, solo. La guida quindi viene da lontano. Abbiamo seguito Garanzia Giovani durante tutte le fasi. Abbiamo creato una rete di sportelli in quasi tutte le province siciliane. Già nel 2011 raccogliemmo 13mila firme per regolamentare i tirocini in Sicilia».