Aveva deciso di far ristrutturare il campanile del santuario dello Spirito Santo da due operai disoccupati, ma senza prevedere per loro le adeguate misure: per questo motivo i carabinieri di Petralia Sottana hanno inflitto al prete una contravvenzione superiore ai 30mila euro. Mancava anche l'autorizzazione della Sovrintendenza
Gangi, parroco denunciato per lavori fuori norma A Termini Imerese sanzione a operaio per amore
E’ stato denunciato il parroco di Gangi per violazione delle norme di sicurezza in luogo di lavoro. Il sacerdote stava portando avanti degli interventi di ristrutturazione del campanile del Santuario dello Spirito Santo. L’edificio, luogo di culto prediletto dalla comunità madonita, perdeva pezzi di intonaco; per questo il prete aveva assunto due operai disoccupati, ma l’impalcatura montata per l’intervento non è risultata a norma e i lavori si stavano svolgendo ad alta quota senza le adeguate misure di protezione e sicurezza.
L’irregolarità è risultata a seguito dei controlli nell’ambito dell’edilizia del Nucleo Carabinieri ispettorato del lavoro e dei carabinieri di Petralia Sottana, e il parroco ha subìto una contravvenzione superiore ai 30 mila euro per non aver rispettato tali norme. È stato accertato inoltre che i lavori della chiesa, considerata di grande valore architettonico, non erano autorizzati dalla Sovrintendenza; questo comporterà conseguenze di natura stavolta penale che lasciano presagire un proseguo della vicenda.
Altri due datori di lavoro sono stati denunciati a Termini Imerese: si tratta di una coppia di fidanzati di cui l’uno, “operaio per amore”, stava svolgendo lavori di ristrutturazione in condizioni di insicurezza. Sono risultati nello specifico il mancato aggiornamento del documento valutazione rischi, la mancata predisposizione del POS e del PIMUS, l’assenza del responsabile servizio prevenzione e protezione e del medico competente, la mancata formazione, informazione e visita medica dei lavoratori, la mancata consegna del D.P.I., la mancata recinzione del cantiere. Onerosa anche in questo caso la sanzione amministrativa.