Diversi studiosi internazionali sono sbarcati in Sicilia per lavorare sui 36 dei 60 corpi in ottimo stato conservati nella cripta di San Nicolò di Bari. Un'attrazione per turisti e curiosi nel piccolo paese del Palermitano
Gangi, National Geographic studia le mummie dei prelati Il sindaco: «Miriamo ad aumentare la fama del borgo»
Illustri studiosi al lavoro sulle mummie in Sicilia. Un’attrazione per turisti e curiosi è ciò che sta accadendo a Ganci, un piccolo borgo del Palermitano. Da qualche giorno, le mummie dei prelati di Gangi costituiscono l’oggetto di uno studio internazionale finanziato con i fondi della rivista National Geographic. Dario Piombino Mascali, ispettore dei Beni culturali e conservatore delle catacombe di Palermo, ha avviato una ricerca radiologica su alcune delle mummie conservate nella cripta di San Nicolò di Bari. Insieme a uno staff internazionale-
All’opera nel piccolo Comune del Palermitano ci sono scienziati quali Ronald Beckett e Gerald Conlogue, esperti in radiologia dell’università statunitense di Quinnipiac; Mark Viner, radiologo forense dell’università di Cranfield (Inghilterra); Katherine Harper, ricercatrice di Quinnipiac e tre studenti di radiologia diagnostica di della stessa università: Aniello Catapano, Jennifer Curry e Annamaria Di Cesare. Lo studio si è concentrato su 36 mummie delle 60 in ottimo stato, molte delle quali hanno un originale trattamento del volto, di cui sono state ricostruite le fattezze attraverso l’uso della cera. Per studiare le mummie dei prelati gangitani sono utilizzate alcune attrezzature specifiche arrivate dagli Stati Uniti. Solo nei prossimi mesi il team di esperti consegnerà una relazione scientifica al National Geografic.
Tutto questo per il sindaco di Ganci, Giuseppe Ferrarello, è l’ennesimo progetto in favore dello sviluppo turistico del paese. «Ancora è troppo presto per quantificare l’afflusso turistico che porterà questo studio nella cripta di San Nicolò – commenta – Noi oramai da anni volgiamo l’attenzione a tutte quelle iniziative che possono aumentare la fama del nostro borgo». Al concorso nazionale indetto dalla trasmissione di Rai3 Alle falde del Kilimangiaro – in collaborazione con il club dei Borghi più belli d’Italia e l’Elephant Italia – Gangi è stato l’unico Comune siciliano appartenete all’esclusivo club a rappresentare la Sicilia. È stato incoronato nel 2014 borgo più bello d’Italia.