La pinacoteca palermitana apre le porte alla città per una mattina dedicata allo studio di un dipinto della sua collezione. Attraverso una serie di analisi di tipo non invasivo, condotte con l’ausilio di moderne tecnologie, sarà possibile ottenere informazioni sulle caratteristiche dei materiali pittorici e sulla realizzazione dell’opera
Gam, arte e tecnologia si incontrano al museo Visita guidata per il restauro de Il Tram, di Sironi
Non solo mostre e visite guidate: a volte i musei offrono ai propri fruitori anche la possibilità di osservare da vicino le attività degli addetti ai lavori, ad esempio storici dell’arte e restauratori, che si occupano dello studio, della conservazione e del restauro delle opere d’arte. È ciò che avverrà martedì 20 dicembre alle ore 10 presso la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, dove si svolgerà una sessione di analisi tecnica preliminare aperta al pubblico di un’opera della collezione del museo, Il tram, realizzato nel 1920 da Mario Sironi, uno dei maggiori esponenti della pittura italiana dei primi decenni del Novecento. Il dipinto rappresenta uno dei temi ricorrenti nella pittura dell’artista sardo, ovvero il paesaggio urbano dalle atmosfere desolate e malinconiche, enfatizzate dalle tonalità grigie e marroni.
Lo studio dell’opera sarà guidato dalla direttrice della pinacoteca Antonella Purpura e da Giovanni Taormina, coordinatore del GruppoArte16, un team composto da qualificati operatori culturali delle arti, dello apettacolo, del cinema e degli audiovisivi che promuovono, in Italia e in Sicilia, nuove metodologie di ricerca e prassi di analisi critica e fruizione del patrimonio artistico nazionale e siciliano. Inoltre saranno presenti gli studiosi e tecnici del GruppoArte16: Franco Fazzio, Renato Tomasino e Valerio Marchese, nonchè Salvatore Schiavone e Francesca Alberghina della S.T.Art-Test.
«Con Sironi la pittura si avviò a una radicale rivoluzione – spiega Giovanni Taormina – nella ricerca figurativa del Novecento e non solo: con quelle pareti desolate, cieli plumbei, che sembrano quasi di metallo, questi segni della modernità che appaiono immensi, che ci lasciano comprendere la rumorosità dei mezzi con suoni stridenti, colori splendidi ed acidi al contempo, ombre cupe ed indefinite –. Il suo dipinto più importante sarà al centro di indagini diversificate con il coinvolgimento di un gruppo di studio interdisciplinare, così come si deve per le opere dei grandi autori come lo è, di fatto, Mario Sironi».
L’approfondimento filologico sarà finalizzato alla conoscenza del dipinto del pittore, fino a oggi mai studiato dal punto di vista scientifico. Attraverso una serie di analisi di tipo non invasivo sarà possibile ottenere importanti informazioni sulle caratteristiche dei materiali pittorici originari e sulla realizzazione dell’opera, aspetti necessari agli storici dell’arte per analizzarla dal punto di vista stilistico e ai restauratori per supportarne l’intervento di pulitura.
Tra le azioni previste in occasione dell’incontro alla Gam, saranno effettuate l’osservazione in fluorescenza ultravioletta, per localizzare eventuali ridipinture e per valutare lo stato di conservazione delle stesure pittoriche e di vernici protettive; l’osservazione al microscopio ottico digitale in luce visibile e ultravioletta, volta a documentare la morfologia della superficie pittorica; la riflettografia in infrarosso (CCD) per studiare la tecnica esecutiva, il disegno preparatorio ed eventuali pentimenti o variazioni apportati dall’artista.