Furti al centro commerciale Porte di Catania  Presi di mira negozi Decathlon e MediaWorld

Ha provato a rubare all’interno del negozio Decathlon del centro commerciale Porte di Catania, servendosi del figlio di appena dieci anni, ma è stato bloccato dalle barriere anti-taccheggio. A finire in manette per furto aggravato è il pregiudicato Salvatore Bafumo27enne, originario della città di Noto. La direttrice del negozio ha raccontato alle forze dell’ordine che l’uomo si è presentato alla cassa insieme al figlio per pagare una canna da pesca e che, non appena entrambi hanno oltrepassato le barriere antitaccheggio, è l’allarme ha iniziato a suonare

In seguito ad un controllo è stato accertato che nell’oggetto acquistato era stato appositamente sostituito l’adesivo anti-taccheggio con un altro corrispondente ad un articolo di costo inferiore. Infatti il giovane aveva pagato 10.99 euro invece di 99.99. In più il bambino aveva con sé una borsa a tracolla, presa anch’essa dall’area vendite, all’interno della quale nascondeva altra merce. Gli oggetti rubati, del valore complessivo di 222 euro, sono stati riconsegnati sul posto alla titolare dell’attività commerciale che ha subito denunciato l’uomo.

Il siracusano è stato condotto presso gli uffici della questura per gli accertamenti di rito, in seguito ai quali sono stati accertati a suo carico numeri precedenti per reati contro il patrimonio. In particolare il giovane risulta specializzato nella cosiddetta truffa dello specchietto. L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della questura in attesa del giudizio per direttissima, fissato per questa mattina, mentre il figlio è stato affidato ai familiari

Sempre nella serata di ieri è stato arrestato il pregiudicato Claudio Pace, 47 anni, anche lui per furto aggravato sempre all’interno del centro commerciale Porte di Catania, stavolta però all’interno del negozio MediaWorld. Arrivata sul posto, la polizia ha contattato l’addetto ai controlli, che ha raccontato di aver visto uscire dal negozi un uomo con una borsa molto voluminosa che lo aveva insospettito. Per questo motivo aveva chiesto a quest’ultimo di fermarsi ma, avendo capito di essere stato scoperto, il presunto ladro ha abbandonato la borsa, è fuggito, ma è stato subito bloccato dal personale. 

Una volta recuperata, i dipendenti hanno notato che la borsa era stata schermata per ingannare il sistema anti-taccheggio e al suo interno sono stati trovati due cellulari del valore complessivo di 400 euro. Dopo gli accertamenti di rito l’uomo risultava pregiudicato per reati specifici e sottoposto alla misura del divieto di dimora nei comuni di Roma e Vico Equenze, nel napoletano


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