Fuorisede, è tempo di cercar casa (risparmiando)

Siamo in piena estate, ma è già tempo per gli studenti fuorisede di cominciare a cercare un alloggio per il prossimo anno accademico. Il caro affitti è una questione a cui la popolazione studentesca deve far fronte da sempre, dato che ogni anno sembra più difficile trovare una sistemazione adeguata, in termini di qualità e di prezzo. Dove cercare allora? “Naturalmente gli studenti fuorisede preferiscono cercare un appartamento nei pressi della loro facoltà di appartenenza” ci dice Marco, studente della facoltà di Scienza politiche di Catania. “Quando sono arrivato a Catania per cercare il mio primo alloggio, tre anni fa, ho infatti preferito una casa nei dintorni di Scienze politiche. Prima di trovarne una decente però ne ho visto moltissime nella zona,  ma ogni volta ognuno di questi alloggi aveva qualche problema. A volte le stanze erano troppo piccole. A volte troppo cadenti. Ma tutte avevano qualcosa in comune: il costo dell’affitto, molto oneroso nonostante non si trattasse di ambienti troppo ‘ospitali’. Credo comunque che i padroni di casa facessero leva sul fatto che le case si trovavano tutte in zone centrali della città e soprattutto nelle vicinanze delle facoltà. Ma vi assicuro che spesso non è sufficiente”. Marco ci spiega che nella zona sud, quella più vicina alla sua facoltà, gli affitti si aggirano intorno ai 150/200 euro per stanza singola. Se invece ci spostiamo verso il centro della città, che ospita le facoltà di Economia, Scienze della formazione e Scienze biologiche, il prezzo si alza, fino ad arrivare anche a 250 euro.

La popolazione studentesca dell’Ateneo catanese raggiunge quasi settantamila studenti: circa la metà è fuorisede. Le singole facoltà sono dislocate in varie zone della città. Dalle già citate zone sud e centro si passa a quella nord, della Cittadella universitaria, che ospita le facoltà delle discipline scientifiche e matematiche. Anche qui gli affitti si aggirano a 250 euro per stanza. “Nella maggior parte dei casi però si tratta di case più nuove e quindi più abitabili – aggiunge Marco – Alla fine però il risultato non cambia, perché non c’è un adeguato rapporto tra qualità e prezzo”.

Cifre molto simili a quelle sciorinate da Marco sono confermate dai ragazzi che fanno parte dell’associazione culturale universitaria “Vox populi” e del P.D.U. (Il progetto degli universitari), con qualche piccola differenza (120/150€ per una stanza singola nella zona sud).

Da molto tempo ormai le due associazioni si battono contro il caro affitti nell’ambito universitario attraverso uno sportello informativo, ormai in vigore da più di due anni, che in passato è riuscito a fornire delle informazioni utili agli studenti fuorisede in cerca di una casa.

Danilo Musumeci, consigliere d’amministrazione di ateneo, nonché responsabile e collaboratore dell’associazione studentesca  P.D.U ci spiega come: “Il nostro progetto si chiama ‘Orientando’ e nasce dalla consapevolezza che molti studenti giungono all’interno del mondo universitario senza gli strumenti necessari per affrontare la dura realtà studentesca, fatta di ritardi, disagi ed in molti casi abbandoni prematuri della carriera universitaria. L’obiettivo della nostra iniziativa è quello di assistere i ragazzi fin dall’immatricolazione”. Uno degli obiettivi principali dell’associazione è proprio quello di aiutare gli studenti fuorisede a reperire informazioni utili sull’ubicazione degli alloggi universitari presenti sul territorio, oltre che orientare i ragazzi non residenti a trovare delle case in affitto con un adeguato rapporto tra qualità e prezzo. “Il progetto che abbiamo presentato mette a disposizione uno sportello universitario con dei tutor volontari disposti ad assistere gli studenti – aggiunge Gaetano Ficicchia, consigliere di Facoltà, nonché rappresentante dell’associazione studentesca Vox Populi – Tutti coloro che avranno bisogno di assistenza per la ricerca di un appartamento in affitto, ma anche per tutte le altre attività che riguardano il mondo universitario, possono venire da noi,  presso l’aula studio di Scienze politiche, in via Dusmet”.

Anche l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario (Ersu), ha disposto un proprio sportello informativo per accogliere le richieste degli studenti che hanno bisogno d’aiuto. L’attuale rettore dell’Ateneo catanese, Antonino Recca, ne aveva già parlato durante la sua campagna elettorale. “In realtà questa ‘piccola agenzia informativa’ è nata già da un anno – ci dice il dottor Nunzio Rapisarda, direttore dell’Ersu di Catania – Si tratta di uno sportello online dove è possibile ricercare un alloggio e dove gli studenti possono scrivere i loro annunci. Il nostro ente mette a disposizione dei ragazzi dei tutor volontari che, a richiesta dello studente, intervengono dando un parere legale sul contratto stipulato, ma anche sul rapporto fra qualità e prezzo, rispetto alle locazioni proposte”. Il Direttore è soddisfatto del funzionamento dello sportello: “Dalle prime stime che abbiamo potuto calcolare dall’inizio dell’attuale anno accademico risulta che circa novanta studenti sono riusciti a trovare delle casa abitabili, senza pagare un affitto troppo oneroso. Adesso aspettiamo le altre per fare un punto della situazione sull’intero periodo”.

Link:

http://www.ersuctalloggi.it

http://www.voxpopulict.tk


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