Cronaca

Riapre l’ispettorato micologico dell’Asp di Catania: «Fare controllare i funghi per evitare intossicazioni»

Riapre l’ispettorato micologico dell’Asp di Catania e sono già operativi la sede centrale e gli sportelli micologi. Il servizio, coordinato dall’Uoc servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian), afferente al dipartimento di Prevenzione, assicura il riconoscimento e la validazione di funghi eduli freschi spontanei. Già attivo, inoltre, il servizio di reperibilità ospedaliera per garantire un intervento immediato del personale micologo aziendale su segnalazione telefonica, da parte dei Pronto soccorso ospedalieri, in caso di sospetto avvelenamento da funghi. Dall’Asp fanno sapere che «in tali evenienze è sempre consigliato ai cittadini portare con sé i residui di funghi crudi e/o cotti, in modo da agevolare il riconoscimento dei funghi responsabili di intossicazione».

I micologi aziendali garantiscono, inoltre, in raccordo con i 58 Comuni della provincia, il regolare espletamento delle attività di vigilanza sia sulla vendita di funghi (in occasione di sagre e similari), sia nei ristoranti. L’ispettorato resterà aperto presumibilmente fino al 30 novembre per riaprire poi, in base alla stagionalità, nel periodo autunnale. «È sempre raccomandato – sottolineano dall’Azienda sanitaria provinciale – soprattutto per i raccoglitori occasionali, fare controllare gratuitamente negli sportelli micologici dell’Asp, i funghi raccolti, anche in considerazione della diffusione, sul territorio, di diverse specie non commestibili».

Dall’Asp ricordano, per esempio, che l’anno scorso ci sono stati diversi casi di intossicazione da falsa mazza di tamburo (Chlorophyllum molybdites). «Una specie fungina presente in America, Africa e nelle
regioni temperate e sub-tropicali di tutto il mondo, che da qualche anno risulta molto presente anche nel territorio etneo. Questa specie – sottolineano gli esperti – è facilmente confondibile con la ricercata Macrolepiota procera (mazza di tamburo, volgarmente chiamata cappiddini), che è invece una specie commestibile e largamente raccolta e consumata. La falsa mazza di tamburo è responsabile di intossicazioni gastrointestinali a breve latenza con complicanze neurologiche. Questa intossicazione viene definita Sindrome Morgana (o morganismo)». I micologi del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania raccomandano massima attenzione anche nel consumo di funghi a pori rossi, i cosiddetti muss’i voi, russeddi, funci niuri: sotto tale dizione volgare i venditori occasionali della zona dell’Etna erano soliti vendere funghi appartenenti alle specie di Boletus luridus (Suillellus luridus), Boletus erythropus (Neoboletus praestigiator), Boletus rhodoxanthus (Rubroboletus rhodoxanthus) e Boletus luteocupreus (Imperator luteocupreus). Alcune specie (Boletus luridus, Boletus erythropus) risultano commestibili dopo trattamento di prolungata e completa cottura ma non possono essere commercializzate, altre specie (Boletus rhodoxanthus, Boletus luteocupreus) sono da considerarsi tossiche, provocando sindrome gastrointestinale.

Dall’Asp, inoltre, fanno sapere che sul territorio saranno operativi gli Sportelli micologici nella sede centrale di Cerza San Gregorio, sede del dipartimento di Prevenzione, e le unità operative di igiene pubblica di Bronte, Caltagirone, Catania, Giarre, Gravina di Catania e Paternò. Gli Sportelli micologici aziendali offriranno i seguenti servizi: esame di commestibilità dei funghi freschi spontanei raccolti da privati a uso proprio (a titolo gratuito); rilascio certificazione commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati alla vendita al dettaglio, compresi quelli destinati alla ristorazione pubblica e ai ristoranti (previo pagamento di 1 euro per chilogrammo su c/c 49436850, intestato a Asp di Catania – causale “diritti sanitari ispettorato micologico”).

I ristoranti che somministrano funghi freschi spontanei dovranno utilizzare esclusivamente funghi certificati dai micologi. Al fine di favorire il rilascio di tale certificazione i venditori, in possesso di certificato di abilitazione alla vendita, potranno acquistare nelle sedi dell’Ispettorato micologico (previo pagamento del corrispettivo tramite c/c postale 49436850, intestato a Asp di Catania – oppure Iban: IT31N0760116900000049436850 – specificando la Causale “diritti sanitari ispettorato micologico”) tagliandi del valore di 1 euro e di 5 euro da utilizzare per il pagamento dei diritti sanitari con notevole risparmio di tempo e semplificazione della procedura.

Inoltre, dall’Asp precisano che possono vendere funghi spontanei esclusivamente i commercianti in possesso di certificato di idoneità alla vendita per le singole specie di funghi, riportate sul certificato (che il commerciante è tenuto ad esibire su richiesta dell’acquirente), e tutti i funghi in vendita devono essere preventivamente certificati dai micologi aziendali. «La raccomandazione ai consumatori – concludono dall’Asp di Catania – è di fare controllare tutti i funghi raccolti negli Sportelli micologici aziendali e di acquistarli esclusivamente da venditori che espongano sui contenitori dei funghi il “tagliando Asp” di avvenuta certificazione, riportante la denominazione delle specie fungine, data e orario di validità.

Elenco degli sportelli micologici

Dipartimento di Prevenzione sede centrale ispettorato. Cerza San Gregorio (via Tevere, 39): da lunedì a
venerdì dalle 13 alle 14. Telefono: 095.2540114/167/168/190
Unità operativa Igiene pubblica di Catania (viale Vittorio Veneto, 31): da lunedì a venerdì dalle 8 alle 9. Telefono: 095.2545022/3
Uo Igiene pubblica di Bronte – previo contatto telefonico – (via Marziano, 50): martedì dalle 15 alle 17.30. Telefono: 095.7746503/07
Uo Igiene pubblica di Caltagirone – previo contatto telefonico – (c/o ospedale Gravina edificio Clementi – III piano): da lunedì a venerdì dalle 8 alle 9. Telefono: 0933.353091/015
Uo Igiene pubblica di Giarre (viale Don Minzoni, 1): da lunedì a venerdì dalle 8 alle 9. Telefono: 095.7782644
UO Igiene Pubblica di Gravina di Catania (via Regione Siciliana, 12 Mascalucia): da lunedì a venerdì dalle 8 alle 9. Telefono: 095.7502104.
UO Igiene Pubblica di Paternò – previo contatto telefonico – (via Massa Carrara, 2): lunedì dalle 8 alle 9. Telefono: 095.7975059.

Redazione

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