Avrebbero provato in tutti i modi a sfuggire al controllo della polizia, tentando una spericolata fuga in auto tra le viuzze del quartiere San Cristoforo di Catania. Quando i due – un 28enne e un 35enne, entrambi catanesi – sono stati bloccati e arrestati, una trentina di persone – sia familiari che residenti della zona […]
Catania, cercano di scappare dalla polizia aiutati da una trentina di parenti
Avrebbero provato in tutti i modi a sfuggire al controllo della polizia, tentando una spericolata fuga in auto tra le viuzze del quartiere San Cristoforo di Catania. Quando i due – un 28enne e un 35enne, entrambi catanesi – sono stati bloccati e arrestati, una trentina di persone – sia familiari che residenti della zona – si sarebbe mobilitata in loro difesa, scendendo in strada e accerchiando gli agenti per agevolare la fuga. Il gruppo avrebbe inveito e spintonato i poliziotti colpendoli anche con calci e schiaffi.
In un secondo momento, poi, qualcuno avrebbe persino cercato di far scendere dalla volante uno degli arrestati. Sul posto, nel frattempo, sono arrivati altri equipaggi e pure una pattuglia dell’esercito. Tra il gruppo che si sarebbe scagliato contro i poliziotti, è stata identificata la madre di uno degli arrestati che, per cercare di far fuggire il figlio, avrebbe colpito più volte gli agenti.
La vicenda è scaturita da un controllo di routine a un’auto sospetta, con a bordo i due uomini, individuata in una via del centro storico, affollata da tanti cittadini e turisti. Dopo l’alt, il conducente non si sarebbe fermato e avrebbe anzi accelerato, tentando la fuga a tutta velocità tra pedoni e automobilisti, fino a quando i due sono stati fermati dai poliziotti. Scesi dall’auto, i due avrebbero cercato di proseguire la fuga a piedi, ma sono stati fermati dai poliziotti che li hanno portati all’interno dell’auto di servizio. Ed è stato in quel momento che, attorno alla volante, si sarebbe radunata una folla per aggredire i poliziotti che hanno riportato ferite alla mano a hanno poi dovuto ricorrere alle cure mediche. Una volta raggiunti gli uffici di polizia, è stato accertato che uno dei due era evaso dagli arresti domiciliari. Entrambi sono stati portati in carcere.