Fru, tutti insieme appassionatamente

Alzarsi dal letto stamattina è stata dura per tutti. Fino alle 11 l’area stampa era deserta. Sembrava che il Festival fosse finito, che tutti i radiofonici fossero tornati a casa e che Perugia avesse ripreso la sua quotidianità. A metà mattinata, a poco a poco, la piazza comincia a riempirsi. Radiophonica, la radio universitaria perugina, alza il volume delle casse sostituendo i pochi rumori della città con la musica e il chiasso creati dagli speaker che si alternano ai microfoni. Sembrava una celebrazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, per la piazza si diffondevano accenti e inflessioni di tutto il Paese.

Tra i primi ad essersi svegliati i ragazzi della radio di Cosenza, Ponte Radio. Insieme alla truppa Zammù, gli ultimi ad andare a letto la sera prima. La serata è stata molto lunga. Tanta musica grazie ai live per scegliere il vincitore del Fru contest, il concorso dedicato a band emergenti. In mezzo, le gag comiche dei conduttori di Radiphonica e la premiazione del miglior format e la migliore voce. A vincere il contest musicale gli Atlanto, giovane gruppo vicentino, mentre è stato eletto miglior format “Il canto del Trickster”, programma di Radio Bue di Padova. La targa per la miglior voce è andata a Oraziella Miceli. Per Radio Zammù doppio terzo posto. Nilde Lemma e Simona Schifano per la trasmissione “Controller”. Stesso risultato per me, candidato per Zammù al contest miglior voce. Qualcuno dice che potevamo raggiungere il terzo posto anche nel contest per band emergenti se avessimo partecipato con la canzone di Natale della radio.

Dopo un po’ di rassegna stampa e quattro chiacchiere in diretta è stato dato al via al primo convegno: “Raccontare in radio un libro o un film”. Steve Della Casa, conduttore di “Hollywood party”, storico programma sul cinema di Radio Rai, ha ammesso che parlare di cinema in radio è molto difficile. «Penso al mio programma come una chiacchierata sul cinema come la si farebbe al bar», ha ammesso. Lucia Cosmetico, conduttrice di “Libro oggetto”, ha voluto sottolineare il suo totale disaccordo verso quei programmi tagliati e cuciti per fare ascolti. Dopo un giro di pareri per rompere il ghiaccio, sono arrivate decine di domande ad alimentare un vivace dibattito. Prima di una nuova discussione sulla musica di artisti emergenti c’è stato tempo per una breve pausa trascorsa in piazza tra le interviste a Gennaro Carotenuto, giornalista e scrittore, e la Iena Mauro Casciari.

A pranzo ci si ritrova a mensa. Uno dei pochi momenti in cui la truppa Zammù si riunisce. Al tavolo siedono sempre degli “infiltrati” di altre radio. Un’occasione che si aggiunge a tutte le altre per conoscere i colleghi speaker. Qualcuno non ha gradito molto il pranzo di oggi, non per il cibo ma per la musica che ad un certo punto è stata diffusa nei locali della mensa. «Amala, pazza Inter amala, è una gioia infinita…». L’impianto audio della mensa trasmette l’inno della squadra italiana che quest’anno ha vinto tutto. Qualcuno si alza indignato, qualcun altro si sente perseguitato. Io gusto un’ottima mousse ai frutti di bosco, l’Inter e i suoi trofei non possono competere con la mia coppa.

Rimaneva da vivere l’ultimo pomeriggio di Fru. In programma un incontro con Pino Maniaci di TeleJato e Danilo Sulis, presidente di Radio 100 passi, la radio che ha raccolto l’eredità di Radio Aut, fondata da Peppino Impastato. Mentre in sala l’incontro è nel vivo, il piazza sfuma il flash mob previsto: tutti erano ad ascoltare Sulis e Maniaci. Anche per via della simpatia di Maniaci che, quando Sulis gli chiede com’è che faccia il giornalista pur non avendo il tesserino, risponde: «Non pensavo che per dire i nomi dei mafiosi ci volesse un tesserino. Pensavo bastassero due coglioni così».
Intanto, arrivano i Motel Connection che si esibiranno la sera per il concerto finale. I membri del gruppo torinese passeggiano tranquillamente, non sanno che un fuoco di domande, flash e videocamere li aspettano. Con loro anche Tao Love Bus, a Perugia con un bellissimo bus multicolore.

Mentre salgo e scendo per le vie di Perugia ammirando il centro medievale del capoluogo umbro penso a queste ultime ore da trascorrere al Fru e mi dispiace che stia volgendo al termine. Chiacchiero con alcuni ragazzi che mi dicono che le salite hanno già fatto vittime tra la popolazione radiofonica, mentre due o tre speaker sono stati arrestati per traffico illegale di spillette, il gadget più di moda dopo le magliette ufficiali delle varie radio. Le salite mi preoccupano meno di ieri, sarà che comincio a raggiungere una forma fisica ottimale, sarà che penso al viaggio che mi aspetta domani. Da Perugia a Catania, passando per la Salerno-Reggio Calabria, in macchina.

Roberto Sammito

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