Già nel 2012 la società era stata oggetto di sequestro preventivo e i titolari avevano ricevuto prescrizioni per la bonifica, che però non è mai stata fatta. Denunciati a piede libero un 45enne e una 48enne
Francofonte, sequestrata discarica di veicoli Ammassate carcasse di auto e pezzi ricambi
I carabinieri hanno sequestrato a Franconfonte un’area estesa 10mila metri quadrati e due capannoni, che ospitavano auto destinate alle demolizione, perché l’azienda titolare è sprovvista delle autorizzazioni amministrative, ambientali e di sicurezza. Inoltre sono stati sequestrati altri due automezzi di proprietà della stessa società, utilizzati per recuperare i veicoli da dismettere.
L’operazione è stata condotta, nella giornata del 2 maggio, dai carabinieri del nucleo operativo ecologico di Catania in collaborazione con i militari della stazione di Francofonte. Il provvedimento di sequestro è scattato dopo un’ispezione nella sede della ditta, in contrada Vigna dei Principi a Francofonte. Oltre all’area i sigilli sono scattati su numerose auto da demolire, ricambi e parti meccaniche di carrozzeria, pneumatici, batterie ed oli esausti, oltre che su un cumulo di rifiuti.
Dalle indagini è emerso che l’azienda, già nel 2012, era stata in parte oggetto di sequestro preventivo. Alla stessa ditta in quell’occasione furono date precise prescrizioni per la bonifica ambientale, che però non è mai stata fatta, come hanno accertato i controlli degli scorsi giorni. L’attività illecita dei gestori si sarebbe invece allargata con l’occupazione di nuove porzioni di aree e ulteriore accumulo illecito di auto da rottamare, materiali e rifiuti speciali.
I due titolari della società – la 48enne A.G e il marito 45enne I.A. – sono stati denunciati a piede libero per una serie di violazioni penali ed amministrative: violazione dei sigilli, gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, attività abusiva in area non autorizzata, gestione illecita di rifiuti, attività di deposito incontrollato in aree non impermealizzate e non autorizzate, stoccaggio illecito di bombole di gpl e omesso possesso del certificato di prevenzione incendi, mancato possesso di autorizzazione amministrativa per la vendita di ricambi e parti di auto usate.