Formazione/Sportelli multifunzionali: lavoratori senza stipendi (e senza futuro)

Gli inadempimenti del Governo regionale colpiscono anche la filiera degli Sportelli multifunzionali. Il sistema formativo regionale non ha pace, i ritardi nel pagamento delle retribuzioni si registrano anche sugli Avviso 1 e 2 del 2010 che hanno finanziato l’attività dei circa 1850 operatori degli Sportelli in Sicilia.

L’unico aspetto positivo si registra nella semplificazione della procedura di rendicontazione delle prime annualità. Andiamo con ordine. Intanto rimarchiamo il disagio generale del settore della formazione professionale che in questo segmento si amplifica con l’ulteriore sofferenza legata all’incertezza sul futuro lavorativo. Al 30 settembre prossimo si completerà il triennio previsto dalla programmazione regionale agganciata al Piano operativo Fse Sicilia 2007/2013 e nessun atto amministrativo giuridicamente rilevante è stato emesso dall’Amministrazione regionale. L’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, è totalmente assente, disancorata dal confronto sul futuro lavorativo degli operatori interessati e, cosa altrettanto grave, sulla riscrittura delle regole da porre a governo del mercato del Lavoro in Sicilia.

Eppure il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha assunto precisi impegni in sede di sottoscrizione dell’accordo trilaterale, agli inizi di giugno, con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli enti formativi. Impegni che, con puntualità svizzera, sono stati disattesi. L’unica buona notizia, come dicevamo, viene fuori dallo snellimento procedurale in sede di rendicontazione delle annualità pregresse. A riferircelo il responsabile della Formazione professionale della Uil Scuola, Giuseppe Raimondi.

Sull’argomento lo stesso Raimondi ha dichiarato: “Il decreto di chiusura delle singole annualità degli avvisi 1 e 2 del 2010 saranno sottoposti al visto della Ragioneria e non più della Corte dei Conti”.

Non è cosa di poco conto, lo avevamo già riferito in un nostro precedente articolo, la chiusura delle prime due annualità sono cosa ben diversa dalla chiusura dell’operazione Fse che comporta il controllo di legittimità da parte della magistratura contabile. Ciò avviene solamente al compimento dei tre anni di attività, quindi dopo il 30 settembre prossimo.

Un chiarimento tra dipartimento Lavoro e Corte dei Conti che ha consentito al dirigente generale, Anna Rosa Corsello, di imprimere una accelerazione alla chiusura dei rendiconti dei primi due anni di attività.

“Questo significa – ha precisato il responsabile della Uil Scuola per la Formazione professionale – che, chiuso il rendiconto, l’amministrazione regionale dovrà procedere ad emettere un decreto di chiusura contabile che va sottoposto al visto semplice della Ragioneria, evitando l’apprezzamento di merito presso la Corte dei Conti”.

Un risultato positivo che spicca in un deserto di idee e iniziative da parte della Bonafede. Sull’inerzia dell’assessore al Lavoro, Raimondi ha ricordato come i sindacati confederali, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, abbiano chiesto più volte la convocazione al tavolo tecnico per la concertazione sulla proroga delle attività degli sportelli multifunzionali e sul futuro del mercato del lavoro siciliano.

“Iniziative finora andate deluse per inerzia della Bonafede – ha sottolineato Raimondi – che appare sempre più un corpo estraneo al sistema”.

Aggiungiamo che è venuto il momento di porre in essere atti consequenziali. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, intende intervenire? Vedremo.


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