da Nino Spallino
segretario regionale del sindacato autonomo Uslal Scuola
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Lettera aperta al presidente della Regione, Rosario Crocetta.
La matassa si aggroviglia sempre di più. La situazione, agli occhi dei più, appare incomprensibile. Mentre gli operatori della Formazione professionale siciliana continuano a manifestare per la gravissima situazione in cui si trovano, il Presidente Rosario Crocetta li rassicura. Tranquilli tutto è a posto continua a ripetere. E tanto per cambiare, improvvisamente, da uno dei tanti cassetti della sua scrivania tira fuori 130 milioni destinati al pagamento degli stipendi.
Ma di quali stipendi parla? Quelli di due anni fa? Quelli dello scorso anno o quelli di questo anno? E tanto per non perdere labitudine, fa marcia indietro sul disegno di legge di riforma del sistema formativo dichiarandosi favorevole ai consorzi degli Enti. E tanto per continuare a suonare la stessa musica ripete: niente macelleria sociale, nessun operatore perderà il posto di lavoro, tutti saranno garantiti.
Il progetto Prometeo partirà entro il 13 ottobre, gli operatori già impegnati nei servizi formativi saranno quanto prima assunti dal CIAPI, la terza annualità dellavviso 20 partirà. Sì, proprio come recitano le parole di una canzone di Sergio Endrigo: partirà la nave partirà, quando arriverà questo non si sa…
Tutto coniugato al futuro, mentre il presente che vivono gli operatori è drammatico. Tutti gli ottomila lavoratori senza retribuzione da quasi più di un anno. Migliaia di operatori licenziati dagli Enti, migliaia di operatori posti in Cassa integrazione.
Presidente, si tolga le bende dagli occhi e si accorgerà del disastro che la sua politica ha prodotto. Si tolga il cerume dalle orecchie ed ascolterà le grida di disperazione degli operatori e delle loro famiglie.
E dire che Tu, Presidente, ti definisci rivoluzionario e di sinistra. Scusami, compagno, ma i fatti ti smentiscono. Il tuo operato non sa di rivoluzione bensì di smania di protagonismo a tutti costi.
Ti vanti a torto o a ragione di combattere il malaffare e le mangiugghie, ma ti dimentichi di applicare le leggi regionali in materia di formazione. Non sei per niente di sinistra perché nessun atto programmatico del tuo governo è rivolto a migliorare le condizione della gente bisognosa.
Giovani appartenenti a famiglie con redditi bassi. Giovani espulsi dal sistema scolastico tradizionale. Giovani costretti ad abbandonare gli studi per ragioni economiche. Questi i giovani a cui la legge regionale 24/76 garantiva la possibilità di acquisire una qualifica spendibile nel mercato del lavoro.
Sei arrivato Tu, compagno Presidente rivoluzionario, ed hai definanziato la legge regionale 24/76. Ora, non curante dei danni che hai provocato, ti vanti di aver risparmiato. Chissà perché mi ricordi Nerone. Sì, Nerone, il famoso imperatore romano. Costui, mentre Roma bruciava, suonava la lira e contava.
Tu, Presidente, mentre i giovani siciliani non sanno che fare, mentre gli ottomila lavoratori e le loro famiglia sono nella disperazione più totale, altro non sai dire di aver risparmiato qualche milione di euro. E dire che i siciliani, in perfetta buona fede, hanno creduto alle tue promesse elettorali e ti hanno votato. Ora che hai buttato la maschera, conoscendoti bene, molti hanno cambiato opinione. Neanche il tuo partito, il Partito Democratico, ti appoggia e ti sopporta.
Raccogli il suggerimento di molti deputati dellArs e rassegna le dimissioni. In tutto questo marasma gli operatori hanno capito una cosa molto semplice. Bisogna essere uniti.
A più voci ripetono: mettiamo da parte le cose che ci dividono. Valorizziamo e difendiamo le cose che ci uniscono e gran voce gridano: “Un solo avversario: Crocetta. Un solo obiettivo: riconquistare la centralità della formazione professionale, assicurare ai giovani siciliani un sistema formativo degno di questo nome, garantire agli ottomila operatori il lavoro e la retribuzione”.
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