Formazione, mangia che ti passa…

Le notizie sono ancora frammentarie. E, almeno in parte, smentite dagli ‘scienziati’ che il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha piazzato sulla ‘plancia d comando’ della formazione professionale siciliana. Ci riferiamo, ovviamente, all’assessore Mario Centorrino, un bravo docente universitario di materie economiche che, però, tutte le volte che ha ‘maneggiato’ ‘cose’ regionali ha provocato solo danni; e al dirigente generale del dipartimento Formazione della Regione, Ludovico Albert, un piemontese che, da quando ha messo piede in Sicilia, non ha fatto altro che ricordare le ‘imprese’ – detto tra noi non proprio ‘gloriose’ – perpetrate da casa Savoia nella nostra Isola.

Questi due personaggi – ovviamente insieme al loro presidente – in materia di formazione professionale, ne stanno combinando di tutti i colori. E non è certo un caso se, come sembra, la Guardia di Finanza abbia già puntato i riflettori sul cosiddetto Avviso 20, ovvero 286 milioni di euro da spendere nei prossimi tre anni. Un fiume di denaro pubblico – fondi rigorosamente europei – che dovrebbe servire per ‘formare’ le segreterie politiche dei parlamentari e dei sindacalisti siciliani. Una ‘delizia’.

Certo, diranno i nostri lettori, anche in altri settori della vita pubblica il governo Lombardo sta provocando danni enormi. Vero. Verissimo. Però i danni che hanno prodotto nella formazione professionale sono visibili più di altri.

Da questo governo – questi erano stati gli annunci – ci si aspettava una riforma del settore. Il risultato – almeno fino ad ora -è una grande confusione. Ci sono enti con ‘buchi’ enormi, rispescati e finanziati come il Cefop. E altri enti – che magari non hanno mai brillato – ma con i conti a posto che sono tati messi da parte, forse perché senza ‘Santi in Paradiso’. Il tutto per arrivare all’Avviso 20, una ‘teratologia’ frutto di un ‘incesto’ tra Fondo sociale europeo e legge regionale numero 24 del 1976 che non ha né capo, né coda. Discrezionalità a briglia sciolta, forzature e clientele. Sempre schifezze.

Centorrino e Albert – che possono essere definiti, senza offesa, il Gatto e la Volpe della formazione professionale siciliana – si sono cimentati in un ‘parto’ che si sta rivelando un ‘aborto’. Nella testa di Centorrino e Albert, 286 milioni di fondi europei dovrebbero servire, nell’80 e forse più per cento dei casi, per finanziare enti riconducibili a singoli parlamentari e ad organizzazioni sindacali.

Quello che negli ultimi vent’anni – e forse più – è sempre stato lo ‘scandalo’ di buona parte della formazione professionale siciliana gestita con fondi regionali è stata trasferita, con un colpo di penna, sui fondi europei. Aggirando, o quanto meno provando ad aggirare, la normativa comunitaria del settore.

In questa storia, fatta di arroganza e di approssimazione, abbiamo sentito di tutto. Per esempio, parole tipiche di dilettanti allo sbaraglio. Della serie: la legge regionale numero 24 del 1976 è “incostituzionale”; “tutta la formazione professionale siciliana sarà a costo zero per la Regione”; il Fondo sociale europeo “può sostituire del tutto ai fondi regionali per la formazione” e altre amenità varie.

Davanti a uno scenario del genere le ipotesi possono essere due. Prima ipotesi: siamo per davvero davanti a dilettanti allo sbaraglio. E’ un’ipotesi da non scartare a priori, alla luce, soprattutto, delle tante inesattezze venute fuori in questi giorni.

Seconda ipotesi: tutto questo ambaradan è stato creato ad arte. L’idea di scaricare l’80 per cento e forse più di 286 milioni di euro di fondi europei nelle ‘tasche’ di riconoscibilissimi parlamentari e di altrettanto riconoscibilissimi enti riconducibili ad organizzazione sindacali è una follia. E lo è sotto il profilo logico ed economico.

Questi enti risultati ‘vincitori’ non sono stati selezionati per particolari meriti. Non si tratta di enti che si sono distinti nelle attività formative. Se non altro perché, in Sicilia, nessuno ha mai controllato le strutture e il funzionamento degli enti di formazione.

Non si sa – anche se lo immaginiamo – con quali criteri vengono selezionati i docenti. Spesso assunti per amicizia e segnalazioni di politici e sindacalisti. Per non parlare dei ‘dirigenti’ di questi centri, spesso ex segretari o ex portaborse di politici e sindacalisti. Possiamo affermare che la stragrande maggioranza di questi ‘docenti’ e di questi ‘dirigenti’ non arriva dalla ‘Bocconi’ o da altre prestigiose università. Da qui la seconda ipotesi: questo ambaradan – magari, come già detto, creato ‘ad arte’ – potrebbe servire per liberare definitivamente la formazione professionale siciliana dagli enti controllati dai politici e dai sindacalisti. In questo caso, Lombardo, Centorrino e Albert andrebbero premiati.

Detto questo, al di là delle interpretazioni, la verità – amara – è che, dagli anni ‘80 fino ad oggi, la stragrande maggioranza dei fondi regionali destinati alla formazione professionale è stata utilizzata per finanziare, in modo surrettizio, la politica e tre organizazioni sindacali: Cgil, Cisl e Uil. Solo di recente, con la segreteria generale retta da Italo Tripi, la Cgil siciliana si è chiamata fuori da questo settore megaclientelare.

La situazione è peggiorata con la gestione di questo assessorato da parte di Raffaele Stancanelli. Prima dell’avvento di questo assessore regionale, bene o male, con i fondi regionali si foraggiavano politica e sindacati, mentre con i fondi europei si riuscivano a finanziare corsi di formazione seri. Dalla gestione Stancanelli fino ai nostri giorni il degrado di questo settore è stato inarrestabile e crescente. Piano piano, anche i fondi europei sono stati fagocitati dalla politica e dai sindacati. L’Avviso 20 di Centorino e Albert, in fondo, suggella questo degrado, che è culturale prima che politico.

foto di prima pagina tratta da: panoramio.com


Dalla stessa categoria

I più letti

Le notizie sono ancora frammentarie. E, almeno in parte, smentite dagli ‘scienziati’ che il presidente della regione siciliana, raffaele lombardo, ha piazzato sulla ‘plancia d comando’ della formazione professionale siciliana. Ci riferiamo, ovviamente, all’assessore mario centorrino, un bravo docente universitario di materie economiche che, però, tutte le volte che ha ‘maneggiato’ ‘cose’ regionali ha provocato solo danni; e al dirigente generale del dipartimento formazione della regione, ludovico albert, un piemontese che, da quando ha messo piede in sicilia, non ha fatto altro che ricordare le ‘imprese’ - detto tra noi non proprio ‘gloriose’ - perpetrate da casa savoia nella nostra isola.

Le notizie sono ancora frammentarie. E, almeno in parte, smentite dagli ‘scienziati’ che il presidente della regione siciliana, raffaele lombardo, ha piazzato sulla ‘plancia d comando’ della formazione professionale siciliana. Ci riferiamo, ovviamente, all’assessore mario centorrino, un bravo docente universitario di materie economiche che, però, tutte le volte che ha ‘maneggiato’ ‘cose’ regionali ha provocato solo danni; e al dirigente generale del dipartimento formazione della regione, ludovico albert, un piemontese che, da quando ha messo piede in sicilia, non ha fatto altro che ricordare le ‘imprese’ - detto tra noi non proprio ‘gloriose’ - perpetrate da casa savoia nella nostra isola.

Le notizie sono ancora frammentarie. E, almeno in parte, smentite dagli ‘scienziati’ che il presidente della regione siciliana, raffaele lombardo, ha piazzato sulla ‘plancia d comando’ della formazione professionale siciliana. Ci riferiamo, ovviamente, all’assessore mario centorrino, un bravo docente universitario di materie economiche che, però, tutte le volte che ha ‘maneggiato’ ‘cose’ regionali ha provocato solo danni; e al dirigente generale del dipartimento formazione della regione, ludovico albert, un piemontese che, da quando ha messo piede in sicilia, non ha fatto altro che ricordare le ‘imprese’ - detto tra noi non proprio ‘gloriose’ - perpetrate da casa savoia nella nostra isola.

Le notizie sono ancora frammentarie. E, almeno in parte, smentite dagli ‘scienziati’ che il presidente della regione siciliana, raffaele lombardo, ha piazzato sulla ‘plancia d comando’ della formazione professionale siciliana. Ci riferiamo, ovviamente, all’assessore mario centorrino, un bravo docente universitario di materie economiche che, però, tutte le volte che ha ‘maneggiato’ ‘cose’ regionali ha provocato solo danni; e al dirigente generale del dipartimento formazione della regione, ludovico albert, un piemontese che, da quando ha messo piede in sicilia, non ha fatto altro che ricordare le ‘imprese’ - detto tra noi non proprio ‘gloriose’ - perpetrate da casa savoia nella nostra isola.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]