Formazione, il bluff della Regione siciliana

da Antonio Spallino
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Incredibili, inverosimili, le ultime esternazioni dell’assessore Mario Centorrino. Ha dichiarato di aver liberato dalla politica la Formazione professionale in Sicilia. A me non sembra. L’assessore sa benissimo che non è cosi.Anche il più distratto dei siciliani sa che quasi tutti gli Enti formativi hanno un proprio padrino politico. Per tenersi informato, all’assessore basterebbe che desse una scorsa agli statuti degli Enti o, più semplicemente, leggesse i giornali.

Ha dichiarato di aver riformato la Formazione professionale in Sicilia. Eh no, carissimo assessore, Lei non ha riformato un bel niente. L’aver finanziato le attività formative con il Fondo sociale europeo (Fse) non è una riforma. Anche i suoi predecessori hanno fatto ricorso al Fse per finanziare la Formazione professionale e non si sono mai vantati di aver riformato un bel niente. Al novantanove per cento le attività formative finanziate con l’Avviso 20 sono uguali ed identiche a quelli degli anni passati. Di che cosa stiamo discutendo, assessore?Lei si può vantarsi solamente di aver reso ancora più precari gli operatori. Bel risultato, assessore, mettere sul lastrico migliaia e migliaia di padri di famiglia.

Ha dichiarato di avere adeguato i controlli gestionali a quelli europei. Assessore, ma Lei la legge regionale numero 24 del 1976 e le disposizioni amministrate, in tal senso emanate, dai suoi predecessori li conosce? Stante alla Sua dichiarazione, penso di no. Altrimenti non lo avrebbe dichiarato. La verità è che i controlli, le ispezioni e le verifiche sui rendiconti, previste dalla legge regione numero 24 del ’76 e dalle disposizioni amministrative, sono prerogative dell’amministrazione regionale. In tal senso l’assessore pro-tempore ha sempre avuto il diritto-dovere di poter sindacare l’operato degli Enti.

In anni non certo lontani nel tempo, Professor Centorrino, i suoi predecessori, avvalendosi di tale facoltà hanno definanziato decine di Enti, garantendo allievi e il personale. Renda noto, assessore, quali atti ispettivi ha messo in atto a garanzia dell’amministrazione, degli allievi e degli operatori. Ci chiarisca una volta e per tutte se gli Enti ammessi al finanziamento hanno i requisiti previsti dalla legge regionale numero 24 del ’76. Ci tolga il dubbio se a tutti gli Enti sono stati revisionati i rendiconti degli anni passati. Ci assicuri che gli Enti ammessi all’Avviso 20 non hanno partite debitorie con l’amministrazione.

Ha dichiarato a più riprese di aver introdotto il parametro unico di finanziamento. Assessore, veramente Lei non conosce il sistema formativo regionale. Il parametro unico è sempre esistito sin da quando la Formazione era finanziata dal Ministero del Lavoro. A tal proposito voglio renderla dotta che prima i parametri erano unici, giustamente, per settore d’intervento. Perché, a Lei non deve sfuggire, che il costo-ora corso del settore industria non è certamente uguale a quello del settore commercio.

Ma bando alle chiacchiere e, come si dice dalle mie parti i chiaccheri su chiaccheri e u tavernaru voli i sordi.

Bene, l’Avviso 20 è stato registrato dalla Corte dei Conti. Le risulta che ora per ogni singolo Ente ammesso al finanziamento bisogna fare un singolo decreto da sottoporre all’approvazione alla Corte dei conti?

Professor Centorrino a suo modo di vedere quando potranno partire le attività formative? Assessore, tutto il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2008 sarà impegnato nell’attività formative? Che fine farà il personale che non dovesse essere impegnato nelle attività ?

Ora che l’Avviso è stato registrato perché non fa ritirare agli Enti la Cassa integrazione guadagni in deroga ?

Avviso 20, ecco la graduatoria


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