Formazione: i soldi della Sicilia altrove?

Dietro i continui ritardi nell’emanazione dei bandi e, soprattutto, dietro i ‘giochi’ tutt’altro che limpidi che si celano dietro l’Avviso 20 – il mega bando della formazione professionale, 287 milioni di euro all’anno per tre anni – ci potrebbe essere una precisa strategia tesa a far fallire molti enti di formazione della Sicilia (con l’esclusione di quelli espressione della politica e del mondo sindacale, precisiamo noi) e fare in modo che le ingenti risorse finiscano in buona parte tra le ‘fauci’ di enti non siciliani.

A pensarla così è il presidente della quinta commissione legislativa dell’Ars, Totò Lentini (Udc). Una strategia – messa ovviamente in atto dall’attuale Governo regionale retto da Raffaele Lombardo  che il parlamentare descrive in un comunicato.

“Dopo mesi di incredibile inerzia, ritardi impressionanti e notizie contraddittorie – scrive Lentini – sembra che il dipartimento (della Formazione professionale ndr) abbia finalmente deciso la data di avvio dei corsi di formazione”. La data sarebbe il prossimo 3 agosto. Così si legge in un decreto che porta la firma de dirigente generale del dipartimento, Ludovico Albert. relativo all’Avviso 20.

“Dopo roboanti dichiarazioni sull’esigenza di riformare e risanare il settore – osserva sempre il deputato dell’Udc – il primo ciclo formativo a carico Fse (Fondo sociale europeo) parte nel peggiore dei mondi: in mancanza dei singoli decreti di finanziamento (che saranno valutati uno per uno dalla Corte dei Conti) gli enti sono costretti ad avviare le attività a proprio rischio”.

Insomma, dice Lentini: i soldi non ci sono e gli enti li debbono anticipare. Chi ha le spalle coperte andrà avanti, chi non ha garanzie resterà al ‘palo’.

“Non c’è alcuna chiarezza sulla situazione contrattuale del personale a tempo indeterminato – dice sempre Lentini – e, ciliegina sulla torta, nell’arco di un mese dovrebbero svolgersi iscrizioni, selezioni e predisposizione di tutto quanto occorre per dare avvio ai corsi. E’ chiaro che insorgeranno difficoltà enormi, tali da mettere in questione il concreto avvio delle attività, col rischio per molti enti di trovarsi loro malgrado esclusi e con le inevitabili drammatiche conseguenze per l’occupazione degli operatori”.

A questo punto arriva il passaggio sulla non improbabile chiusura di alcuni enti di formazione professionale della Sicilia.

“La protervia del Governo sembra finalizzata alla distruzione (e non certo al risanamento) del settore, per favorire il processo, già in atto, di ‘colonizzazione’ da parte di enti e società del nord (vedi gli affidamenti ad aziende piemontesi, lombarde e dei Caraibi…)”. Il riferimento, in questo caso, è a soggetti non siciliani che avrebbero operato nell’ambito dell’assistenza tecnica. Soldi che avrebbero potuto alimentare la dissanguata economia siciliana. E che invece il Governo ‘autonomista’ di Lombardo ha stornato altrove.

“Ci opporremo con tutte le forze – conclude il parlamentare centrista – ad ogni operazione che si risolva, per l’ennesima volta, a danno degli operatori e dei fruitori della formazione, nell’auspicio che il prossimo governo e la prossima legislatura ripensino totalmente le politiche di questo settore settore”.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dietro i continui ritardi nell'emanazione dei bandi e, soprattutto, dietro i 'giochi' tutt'altro che limpidi che si celano dietro l'avviso 20 - il mega bando della formazione professionale, 287 milioni di euro all'anno per tre anni - ci potrebbe essere una precisa strategia tesa a far fallire molti enti di formazione della sicilia (con l'esclusione di quelli espressione della politica e del mondo sindacale, precisiamo noi) e fare in modo che le ingenti risorse finiscano in buona parte tra le 'fauci' di enti non siciliani.

Dietro i continui ritardi nell'emanazione dei bandi e, soprattutto, dietro i 'giochi' tutt'altro che limpidi che si celano dietro l'avviso 20 - il mega bando della formazione professionale, 287 milioni di euro all'anno per tre anni - ci potrebbe essere una precisa strategia tesa a far fallire molti enti di formazione della sicilia (con l'esclusione di quelli espressione della politica e del mondo sindacale, precisiamo noi) e fare in modo che le ingenti risorse finiscano in buona parte tra le 'fauci' di enti non siciliani.

Dietro i continui ritardi nell'emanazione dei bandi e, soprattutto, dietro i 'giochi' tutt'altro che limpidi che si celano dietro l'avviso 20 - il mega bando della formazione professionale, 287 milioni di euro all'anno per tre anni - ci potrebbe essere una precisa strategia tesa a far fallire molti enti di formazione della sicilia (con l'esclusione di quelli espressione della politica e del mondo sindacale, precisiamo noi) e fare in modo che le ingenti risorse finiscano in buona parte tra le 'fauci' di enti non siciliani.

Dietro i continui ritardi nell'emanazione dei bandi e, soprattutto, dietro i 'giochi' tutt'altro che limpidi che si celano dietro l'avviso 20 - il mega bando della formazione professionale, 287 milioni di euro all'anno per tre anni - ci potrebbe essere una precisa strategia tesa a far fallire molti enti di formazione della sicilia (con l'esclusione di quelli espressione della politica e del mondo sindacale, precisiamo noi) e fare in modo che le ingenti risorse finiscano in buona parte tra le 'fauci' di enti non siciliani.

Dietro i continui ritardi nell'emanazione dei bandi e, soprattutto, dietro i 'giochi' tutt'altro che limpidi che si celano dietro l'avviso 20 - il mega bando della formazione professionale, 287 milioni di euro all'anno per tre anni - ci potrebbe essere una precisa strategia tesa a far fallire molti enti di formazione della sicilia (con l'esclusione di quelli espressione della politica e del mondo sindacale, precisiamo noi) e fare in modo che le ingenti risorse finiscano in buona parte tra le 'fauci' di enti non siciliani.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]