Formazione/ Enti cattolici, minori a rischio e genitori in piazza: ma il Governo Crocetta li snobba

STAMATTINA, A PALERMO, MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DAVANTI LA SEDE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA

“La mafia si combatte creando posti di lavoro e togliendo i giovani dalla strada”: quante volte abbiamo sentito questo ritornello? Ad ogni manifestazione antimafia – o ad ogni commemorazione dei tanti martiri periti nella lotta a Cosa nostra – gli uomini delle istituzioni si sciacquano la bocca con questa frase. Ma quando si tratta di passare dalle parole ai fatti… beh, succede che si verifica l’opposto. Non è un caso che stamattina, a Palermo, come abbiamo anticipato ieri sera, a manifestare siano stati i minori a rischio, con i loro genitori, abbandonati dalle istituzioni regionali.

Parliamo della manifestazione degli titolari degli enti formativi d’ispirazione cattolica che si occupano di corsi Oif, sigla che sta per Obbligo formativo. Sono gli enti – di solito diretti da sacerdoti – che si occupano dei minori a rischio. Per intendersi, i minori che hanno abbandonato la scuola dell’obbligo.

Ragazzi che vengono tolti dalla strada, ‘accompagnati’ fino alla licenza media o diploma e poi formati con corsi legati alle attività artigianali, commerciali e via continuando.

Ebbene, questi titolari di enti cattolici, i minori e i loro genitori, stamattina, hanno manifestato a Palermo, in Piazza Indipendenza, davanti Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Della manifestazione – e delle reazioni – parlerà più tardi, con un approfondimento, il nostro Giuseppe Messina.

Hanno manifestato perché l’Amministrazione regionale non paga. Addirittura, ci sono corsi che non possono iniziare per mancanza di soldi.

La cosa grave è che non si tratta di fondi regionali. Questo è un particolare importante. La Regione, oggi, è in grave difficoltà finanziaria e tante categorie sociali aspettano i pagamenti.

Ma in questo caso i soldi ci sono. Ma sono stati utilizzati per altre finalità. Cosa ci sia di più importante dei minori a rischio non lo sappiamo. Bisognerebbe chiederlo ai rappresentanti del Governo regionale.

Noi ora anticipiamo che né il presidente della Regione, Rosario Crocetta, né l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, hanno ricevuto la delegazione di titolari di enti, minori e genitori.

A riceverli è stato delegato un funzionario.

Questo già dice tutto.


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