Formazione 3/ Dichiarato l’esubero del personale

Si scopre un esubero di personale al dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale. Sembra incredibile ma è così. Mentre divampa la polemica per i 60 dipendenti destinatari del provvedimento di trasferimento, il dipartimento subisce una letale riduzione di personale.

Eppure i ritardi amministrativi accumulati negli ultimi anni venivano addebitati proprio alla carenza di personale in pianta organica. Ritardi nei pagamenti degli Enti formativi, ritardi nelle rendicontazioni, ritardi nei controlli sulle procedure di accreditamento; lungaggini nella gestione delle attività legate alle corsualità in Obbligo formativo (Oif). Ritardi su ritardi, insomma.

Tuttavia sembra che non sia davvero così. Con l’avvento del Governo regionale di Rosario Crocetta si scopre che la verità è un’altra. Anna Rosa Corsello, dirigente generale ad interim del dipartimento Istruzione e Formazione professionale, ieri (23/01/2013) ha scritto al dipartimento Funzione pubblica per dichiarare l’esubero di personale. Non deve apparire come un controsenso. Vediamo di approfondire la questione che trascinerà, quasi certamente, l’amministrazione regionale nelle aule giudiziarie.

In tanti, infatti, tra dirigenti e dipendenti regionali, pare siano pronti ad avviare un’ azione legale per diffamazione contro la mossa demagogica del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dell’assessore regionale, Nelli Scilabra, per la rimozione di detto personale. Notizia appresa, peraltro, solamente attraverso la stampa. Proviamo, però, ad analizzare alcuni lati poco chiari della vicenda.

Partiamo col dire che i dirigenti coinvolti non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione. Si sa però che per alcuni sono stati emanati dei provvedimenti di revoca della proroga dell’incarico dirigenziale, scaduto lo scorso 31 dicembre. Per altri, invece, il provvedimento significa una ‘bocciatura’ anticipata, atteso che l’incarico avrebbe avuto scadenza a fine 2013.

Ma è sulla dichiarazione di esubero che permangono forti perplessità. In questo momento il dipartimento Istruzione e Formazione professionale si poggia su una pianta organica che prevede, fra l’altro, 18 strutture tra aree e servizi con oltre trenta unità operative. Eppure risulterebbero scoperte almeno una trentina di posizioni dirigenziali. Ciò nonostante, il dirigente generale del dipartimento, Anna Rosa Corsello, ha preso carta e penna e ha comunicato all’assessorato alla Funzione pubblica un esubero di 7 dirigenti e di complessive 60 unità, avviando l’Atto di interpello previsto dalle disposizioni regolamentari.

Con tale atto, l’amministrazione ha promosso la cosiddetta “mobilità interna del personale”; il dipartimento Funzione pubblica, con tale procedimento, incrocia la domanda di personale proveniente da taluni rami dell’amministrazione con l’esubero dichiarato da altri.

A nostro avviso questo significherà la paralisi amministrativa. I ritardi nell’erogazione dei finanziamenti agli Enti formativi aumenteranno; alle tre mila rendicontazioni non chiuse degli anni scorsi si aggiungeranno quasi certamente quelle del 2012. Il rischio è dunque quello di una chiusura totale del settore della formazione professionale.

Gli Enti formativi sono già sul piede di guerra. Da indiscrezioni raccolte, le associazioni degli Enti formativi sembrano pronte a convocare le organizzazioni sindacali per dichiarare lo stato di crisi del settore e avviare le procedure di messa in mobilità di tutto il personale. Due le motivazioni: blocco del sistema Faros, che impedisce la presentazione della domanda di secondo acconto a valere sull’Avviso 20/2011 e il finanziamento della seconda annualità dello stesso Avviso.

Il Governo Crocetta ha dunque perso lo smalto dei primi giorni? Quello delle rassicurazioni contro la “macelleria sociale”? Cosi sembrerebbe, stando almeno a quanto fatto nelle ultime ore nel settore della formazione professionale. Proclami seguiti da dichiarazioni e sottoscrizioni di intese istituzionali per inasprire controlli ed ispezioni. Pura demagogia, effetto populista che non giova al settore.

Il presidente Crocetta e l’assessore Scilabra farebbero bene a fare i nomi dei burocrati eventualmente responsabili di illeciti amministrativi o, peggio, di reati; indichino gli Enti formativi che presentano problemi, magari – se ce ne sono – anche quelli in odor di mafia; chiariscano la posizione del Governo regionale sulla riorganizzazione degli uffici e del settore formativo. Non serve colpevolizzare tutto e tutti. A chi giova?

Lo ripetiamo: non è più tempo di frasi ad effetto, la Sicilia è in rischio default e il rischio sociale aumenta sempre più. Troppi i disoccupati e troppi i poveri. Crocetta rischia di mettersi in ‘fuori gioco’ ancor prima di compiere 100 giorni di mandato.

foto di prima pagina tratta da lagazzettadeglientilocali.it

 

Giuseppe Messina

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