OGGI MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEGLI ADDETTI DEL SETTORE. LA PROPOSTA DI VINCENZO VINCIULLO, MARCO FALCONE E GIORGIO ASSENZA
Riesplode la vertenza dei lavoratori forestali in Sicilia. Dopo le promesse disattesa dal Governo regionale, oggi sono scesi in piazza centinaia di lavoratori delle rappresentanze sindacali autonome per chiedere all’esecutivo del presidente Rosario Crocetta il rispetto della legge e il pagamento delle giornate lavorative previste. Ieri lo stesso Governo ha siglato uno dei tanti accordi con i sindacati confederali nell’intento probabilmente di prendere tempo e rabbonire i forestali in assenza di idee sulla copertura finanziaria. Insomma, la solita presa in giro.
Intanto, dalla segreteria regionale di Ugl agroalimentare apprendiamo che nel corso di un incontro, stamane, con Vincenzo Vinciullo, vicepresidente della Commissione Bilancio e Finanza all’Assemblea regionale siciliana (Ars) e con i parlamentari Marco Falcone e Giorgio Assenza, è stato fatto il punto della situazione sul reperimento delle risorse almeno sufficienti per garantire i livelli occupazionali previsti dalla legge.
In buona sostanza, mentre il Governo regionale si impegnava “solo sulla carta” a garantire risorse aggiuntive per incrementare le giornate lavorative in virtù dell’accordo del maggio 2009, senza capire da quale fonte rinvenirle (aria fritta?), all’Ars il Pdl lavorava concretamente per individuare le risorse necessarie per il completamento delle giornate previste dalla normativa vigente.
Riportiamo la dichiarazione resa dagli esponenti del Pdl che hanno reso possibile l’individuazione delle risorse necessarie.
“Entro questa notte dovrà essere trovata una soluzione per garantire i livelli occupazionali previsti dalle leggi vigenti e la sicurezza del territorio”, riferiscono Vinciullo, Falcone ed Assenza. In particolare, Vinciullo sostiene che “i 45 milioni di euro devono essere reperiti dal Piano di azione e coesione (Pac), in modo tale che, essendo investimenti, possano sfuggire a qualsiasi tipo di censura, preventiva o futura”.
“Intendiamo chiarire – riprendono all’unisono i tre deputati del Pdl – che queste somme non possono esser destinate ad altre finalità, in quanto non si tratta di spese correnti bensì, appunto, di investimenti. E questa dichiarazione si rende necessaria per sgombrare il campo da facili polemiche o malevoli interpretazioni”.
Spetta al Governo regionale adesso compiere l’ultimo passo per sbloccare l’iter dei pagamenti e restituire quella serenità sottratta, nei mesi scorsi, dal tatticismo politico o dalla confusione operativa figlia di improvvisazione e scarsa conoscenza del settore.
In ultimo occorre aggiungere che, mentre il Governo regionale promette di stanziare risorse aggiuntive per garantire un numero maggiore di giornate lavorative, dalle sedi degli Ispettorati provinciali si sospendono i lavoratori per tre giorni allo scopo di allungare il periodo d’impiego fino al 15 ottobre, data ultima di chiusura.
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