Il monumento torna ad essere visibile, seppur dietro una nuova cancellata metallica, dopo circa due mesi di lavori. Ora si pensa al recupero dei palazzi che la circondano, ma rimangono le perplessità sui possibili danni derivanti dalla movida notturna. L'assessore Arcuri: «Ora tocca ai privati». Guarda le foto
Fontana del Garraffello, finiti i lavori di restauro La piazza della Vucciria recupera il suo simbolo
Dopo due mesi e mezzo di lavori, questa mattina è tornata a uno splendore che non si conosceva la cinquecentesca fontana del Garraffello, al centro dell’omonima piazza della Vucciria. Sono bastati infatti 74 giorni di lavoro (contro i 113 preventivati da contratto) alla ditta Edil Sacif srl di Lercara Friddi per recuperare il monumento realizzato da Vincenzo Gagini, al costo di circa 27mila euro.
Durante queste 10 settimane gli operai, trincerati dietro una recinzione in legno (abbellita da un murales di Uwe Jaentsch), hanno ripristinato la pavimentazione e i gradini, eliminato l’orlatura in rilievo, riparato le crepe della parte lapidea, rimosso gli infestanti, reso efficiente l’impianto idrico e di scarico, ripulito le parti in marmo e posizionato – dopo diversi decenni – i boccagli in ottone satinato. Ed hanno posto intorno alla fontana una piccola cancellata metallica, che riprende (in stile più semplice) idealmente quella che contornava il monumento a metà del secolo scorso.
«Mi auguro – afferma l’assessore comunale al Centro storico, Emilio Arcuri – che i frequentatori della piazza (specie quelli notturni) resistano alla tentazione di tirare le bottiglie contro la fontana. In tal senso, avendo più tempo, si sarebbe potuta studiare una soluzione legata al far pagare i vuoti, con i soldi restituiti alla riconsegna delle bottiglie. Intanto con questo restauro si chiudono i lavori sulle sottoreti compiuti in due fasi tra gli anni ’90 e pochi mesi fa, completando la parte di competenza della Pubblica amministrazione. Ora tocca ai privati».
Infatti la degradata piazza del centro storico che oggi recupera un altro pezzo importante, dopo il rifacimento integrale di sottoreti e pavimentazione, aspetta gli importanti cantieri che vedranno un gruppo di privati recuperare i palazzi (Lo Mazzarino, Sperlinga, Rammacca) che occupano tre dei quattro lati dello spazio pubblico. «Realisticamente – continua Arcuri – vedremo i ponteggi in un arco di tempo compreso tra 12 e 24 mesi. Tutto dipende da quando il consorzio di privati presenterà i progetti al Comune, ma sappiamo che ci sta già lavorando alacremente. Grazie ai rendering presentati qualche settimana fa, si può comunque già immaginare la piazza idealmente come recuperata. Come amministrazione stiamo redigendo una deliberazione sulla costituzione del comparto edilizio da parte dei privati che riguarda tutti gli immobili che si affacciano sulla piazza».
Quest’ultimo è uno strumento urbanistico ed amministrativo che individua l’area di intervento nelle zone soggette ad interventi di conservazione, risanamento, ricostruzione e migliore utilizzazione del patrimonio edilizio. Una volta formato il comparto, i proprietari dichiareranno gli interventi previsti, comprando le parti dei titolari che non si adegueranno o che non possono farlo, ad esempio per motivi economici. E proprio secondo questo iter il consorzio indennizzerà il Comune per una piccola porzione residua della Loggia dei Catalani. «E’ – conclude l’assessore – un processo lento, non si può certo pensare di recuperare tutto il centro storico nel giro di 5-10 anni, ma con le procedure che abbiamo messo in moto tra 5 anni il più che si doveva fare sarà stato fatto».