Dopo un'intera giornata per risalire alle cause dello strano fenomeno che ha messo in allarme i residenti, gli uomini del distaccamento Villagrazia assicurano che «il problema è stato risolto e gli sversamenti sono stati bloccati». I campionamenti effettuati sono stati trasmessi all'Arpa
Fiume Oreto bianco, indagano i forestali Liquami proverrebbero da una cartiera
Acqua bianca come latte, un colore anomalo che sembrava indicare da subito un possibile sversamento di liquami inquinanti. Da diversi giorni il fiume Oreto presenta nel suo tratto finale fino alla foce uno strano colore biancastro. Il fenomeno, che ha messo in allarme i residenti, si presenta a partire dalla zona del rione della Guadagna, nei pressi del ponte delle Ferrovie di Corso Dei Mille.
Per scoprire le cause dello strano colore delle acque del corso d’acqua palermitano sono stati allertati gli uomini del distaccamento Villagrazia dei forestali. La ricerca si è rivelata un compito arduo, vista la complessa morfologia del territorio e la rigogliosa vegetazione che cresce lungo le sponde. In un primo momento la forestale ha ipotizzato che il colore del fiume fosse causato dallo sversamento di polveri provenienti da scarti di lavorazione di marmo oppure da un impianto di scarico di attività industriali o casearie. Per tutto il giorno due pattuglie hanno passato al setaccio l’alveo al fine di trovare la fonte dello strano liquido bianco e solo in tardo pomeriggio è stato appurato che il liquame chiaro veniva rilasciato da un’azienda che produce carta.
«È stato risolto il problema e gli sversamenti nel fiume sono stati bloccati – fanno sapere i forestali -. Che i liquami siano stati rilasciati dalla cartiera però dovrà essere confermato dalle analisi dei campionamenti trasmessi all’Arpa». Al momento nessuno è stato denunciato come responsabile del rilascio della sostanza bianca nelle acque dell’Oreto. Potrebbe essersi trattato, secondo una prima ipotesi, di un guasto nell’impianto di scarico della cartiera.