Natura e arte come manifesto di bellezza e sostenibilità, protagoniste di un protocollo d’intesa tra l'ente del mecenate Antonio Presti e l'area naturale guidata da Domenico Barbuzza
Fiumara d’arte e Parco dei Nebrodi fanno squadra
Natura e arte, insieme, possono essere un magnifico manifesto di bellezza e sostenibilità ambientale e umana. Nel segno di quell’inno alla bellezza che da sempre guida le scelte di vita e il percorso artistico del mecenate Antonio Presti, è appena stato firmato protocollo d’intesa tra la Fondazione Fiumara d’Arte e il Parco regionale dei Nebrodi per tutelare la bellezza e dare nuova linfa vitale alle iniziative legate all’arte, all’ambiente e alla sana educazione per le generazioni future.
A quarant’anni dalla sua fondazione – era infatti il 1982 quando Presti avviò il Parco scultoreo di Fiumara d’Arte, nella Valle dell’Halaesa, in provincia di Messina promuovendo il valore della bellezza come possibilità di cambiamento e di riscatto sociale, per poi approdare nel quartiere Librino di Catania, dove ormai da 20 anni porta avanti progetti come la monumentale Porta della bellezza – il parco d’arte contemporanea a cielo aperto più esteso d’Europa trova nell’area naturalistica più grande della Sicilia un alleato prezioso per una crescita condivisa attraverso un protocollo di intesa che è anche un messaggio di una unione virtuosa tra pubblico e privato che guardi al futuro.
«L’unione con il Parco dei Nebrodi – spiega Antonio Presti – segna un nuovo corso per Fiumara d’Arte. Il Parco è infatti un ente che, come la nostra Fondazione, pone davanti a sé idee e progetti super partes, che non si rivolgono a quel singolo comune o area d’interesse ma che abbracciano per intero un progetto che, seppur racchiuso in un’area, riguarda il futuro dell’intera Sicilia». Il protocollo d’intesa siglato dal presidente del Parco Domenico Barbuzza e da Antonio Presti ha per la Fiumara una duplice importanza, non soltanto legata alle iniziative che saranno progettate nei mesi a venire, ma che riguarda anche il futuro dell’intero progetto artistico.
«Tutti i progetti volti alla salvaguardia, alla fruizione e al rispetto dell’immenso patrimonio offerto dal Parco dei Nebrodi – afferma il presidente Barbuzza – sono benvenuti e da noi appoggiati. Il futuro passa infatti da iniziative che possano abbracciare l’imprenditoria sana, lo sviluppo turistico, il rispetto per l’ambiente e i progetti volti a tutelare il patrimonio culturale di quest’area geografica. Siamo felici di iniziare un percorso di crescita come questo, che usa il linguaggio dell’arte per parlare di temi per noi importanti».
Attraverso il documento nasce una collaborazione tra i due enti finalizzata alla creazione di nuove iniziative artistiche, culturali e naturalistiche e alla valorizzazione del patrimonio già esistente nel parco. Oltre agli aspetti legati alla biodiversità, il Parco dei Nebrodi potrà pensare a un futuro che guardi a una nuova unicità: quello di essere un parco europeo tutelato che ha al suo interno anche un patrimonio artistico di inestimabile valore. Intanto, di fatto, Parco dei Nebrodi e Fiumara d’arte sono già al lavoro per l’individuazione di nuovi itinerari che possano mettere insieme amore per la natura e bellezza artistica. Il nuovo percorso che dovrebbe sorgere da qui all’estate 2022 si chiama La valle dell’invisibile, un percorso suggestivo lungo la vallata delle cascate di Mistretta che mette insieme arte, natura e possibilità di godere di un’area dei Nebrodi ancora poco conosciuta.
Un percorso che si innesta in una visione più ampia di Presti: «Saranno enti come il Parco e le realtà che si avvicineranno – dice – a poter proseguire con la via della bellezza, restituire alle nuove generazioni l’amore per la propria terra e a fornire strumenti educativi e di tutela finalizzati a un pensiero libero e a uno sviluppo sostenibile dell’area nebroidea e non solo. Abbracceremo, infatti, con grande entusiasmo chiunque voglia entrare a far parte di questo pensiero, certi anche che il Parcò sarà un ottimo garante per la riuscita di tutte le iniziative che metteremo in campo».