La manovra finanziaria fa storcere il naso a tutta la nazione. E il capoluogo etneo non è da meno. Da Officina Rebelde alla Rete catanese 15 ottobre, passando per lo spazio libero Cervantes: a modo loro, tutti hanno manifestato il loro dissenso nei confronti dei recenti provvedimenti presi per far fronte alla crisi
Finti Babbo Natale e striscioni Catania protesta contro il governo Monti
Si sono travestiti da Babbo Natale e, con un grande pacco rosso in mano, si sono messi a offrire regali ai cittadini. «Vuole sapere che bel dono le farà trovare sotto l’albero il governo Monti?», chiedevano i due improvvisati Santa Klaus ai catanesi che ieri mattina erano di passaggio da piazza Duomo. Lo scopo di Federico Galletta di Officina Rebelde e Manuela Pagano della Rete catanese 15 ottobre, era semplice: «Far capire ai cittadini che la manovra di Mario Monti non ha ripercussioni solo a livello nazionale, ma anche a livello locale».
«Siamo lieti di informarvi che nel 2012 toglieremo a ogni famiglia catanese 1129 euro», scrivono all’interno di un biglietto ben infiocchettato. «E da dove li prendono?», risponde, sconvolto, un anziano signore. «Mica me li hanno mai dati», continua.
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Anche lo spazio libero Cervantes manifesta contro le nuove norme finanziarie. Da «Politici camerieri dei banchieri» a «La crisi è dentro di te», gli striscioni di protesta affissi dai militanti in varie zone della città non ammettono equivoci. «È impensabile che un governo fatto da banchieri, gli stessi che hanno contribuito al collasso socio-economico del Paese, agisca indisturbato nella distruzione dello stato sociale», scrive in una nota diffusa alla stampa Gaetano Fatuzzo, leader del centro sociale di estrema destra. E conclude: «La classe politica, tutta, dimostra di servire al meglio il volere della banca».
[Foto di pizzodisevo]