E il grande capo disse: “Ora basta”. Gianfranco Fini in persona, sarebbe pronto ad intervenire pesantemente sul caso Palermo. Radio tam tam dice con insistenza che, nel giro di poche ore, il leader nazionale di Fli, potrebbe “sculacciare” i suoi ‘colonelli’ siciliani per riportarli all’ordine. E l’ordine sarebbe chiaro: rompere con il Movimento per l’autonomia del governatore Raffaele Lombardo e appoggiare Massimo Costa con Pdl e Udc alle prossime amministrative palermitane. Le dichiarazioni di Fabio Granata e Carmelo Briguglio, che oggi, dopo l’apertura di Costa al Pdl, hanno detto che il giovane presidente regionale del Coni non era il più il candidato di Fli, non troverebbero conferma nella volontà del loro capo supremo.
Al di là delle vicende squisitamente palermitane, infatti, Fini sembra mirare ad un obiettivo più generale: sancire l’accordo con Pdl e Udc per la nascita di una nuova ala moderata, sulle orme del Ppe. E d’altronde, ci lavora da tempo a Roma con Casini e Alfano. Un progetto che per il leader nazionale di Fli, a quanto pare, ‘val bene un Lombardo…’.
Sarà vero? Certo è che questa notte, per la politica siciliana ed italiana, si prospetta come una notte intensa. E domani ci riserverà qualche sorpresa.
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