Fincantieri, eplode la protesta: occupato l’ufficio dell’Assessorato regionale Attività Produttive

I sindacalisti delle Rsu di Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento Fincantieri di Palermo hanno occupato per protesta l’ufficio del capo di gabinetto dell’assessorato regionale alle Attivita’ produttive in via degli Emiri a Palermo per chiedere l’attuazione degli impegni assunti dal governo regionale per la realizzazione del bacino di 100 mila tonnellate, che dovrebbe essere costruito all’interno del Cantiere navale. Il progetto del valore di circa 80 milioni di euro prevede un cofinanziamento della Regione pari a 50 mln di euro, utilizzando i fondi Fas, inizialmente destinati alla ristrutturazione dei bacini galleggianti di 52 mila e 19 mila tonnellate. “Il governo Crocetta e il Comune di Palermo – dice Francesco Foti della Rsu Fiom del Cantiere Navale di Palermo – hanno gia’ assunto due mesi fa l’impegno al ministero dello Sviluppo economico a finanziare questa opere, eppure la Regione continua a rinviare la data per siglare l’accordo che dia il via libera ai lavori”. “Intanto il cantiere sta morendo – aggiunge -, ci sono 300 operai diretti in cassa integrazione e altri 1500 dell’indotto che sono disoccupati, perche’ non hanno piu’ diritto agli ammortizzatori sociali. La situazione e’ drammatica serve un intervento urgente, abbiamo chiesto piu’ volte un incontro con il presidente della Regione, ma finora non abbiamo ricevuto risposte.
Fonte: Ansa


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I sindacalisti delle rsu di fim, fiom e uilm dello stabilimento fincantieri di palermo hanno occupato per protesta l'ufficio del capo di gabinetto dell'assessorato regionale alle attivita' produttive in via degli emiri a palermo per chiedere l'attuazione degli impegni assunti dal governo regionale per la realizzazione del bacino di 100 mila tonnellate, che dovrebbe essere costruito all'interno del cantiere navale. Il progetto del valore di circa 80 milioni di euro prevede un cofinanziamento della regione pari a 50 mln di euro, utilizzando i fondi fas, inizialmente destinati alla ristrutturazione dei bacini galleggianti di 52 mila e 19 mila tonnellate. "il governo crocetta e il comune di palermo - dice francesco foti della rsu fiom del cantiere navale di palermo - hanno gia' assunto due mesi fa l'impegno al ministero dello sviluppo economico a finanziare questa opere, eppure la regione continua a rinviare la data per siglare l'accordo che dia il via libera ai lavori". "intanto il cantiere sta morendo - aggiunge -, ci sono 300 operai diretti in cassa integrazione e altri 1500 dell'indotto che sono disoccupati, perche' non hanno piu' diritto agli ammortizzatori sociali. La situazione e' drammatica serve un intervento urgente, abbiamo chiesto piu' volte un incontro con il presidente della regione, ma finora non abbiamo ricevuto risposte.

I sindacalisti delle rsu di fim, fiom e uilm dello stabilimento fincantieri di palermo hanno occupato per protesta l'ufficio del capo di gabinetto dell'assessorato regionale alle attivita' produttive in via degli emiri a palermo per chiedere l'attuazione degli impegni assunti dal governo regionale per la realizzazione del bacino di 100 mila tonnellate, che dovrebbe essere costruito all'interno del cantiere navale. Il progetto del valore di circa 80 milioni di euro prevede un cofinanziamento della regione pari a 50 mln di euro, utilizzando i fondi fas, inizialmente destinati alla ristrutturazione dei bacini galleggianti di 52 mila e 19 mila tonnellate. "il governo crocetta e il comune di palermo - dice francesco foti della rsu fiom del cantiere navale di palermo - hanno gia' assunto due mesi fa l'impegno al ministero dello sviluppo economico a finanziare questa opere, eppure la regione continua a rinviare la data per siglare l'accordo che dia il via libera ai lavori". "intanto il cantiere sta morendo - aggiunge -, ci sono 300 operai diretti in cassa integrazione e altri 1500 dell'indotto che sono disoccupati, perche' non hanno piu' diritto agli ammortizzatori sociali. La situazione e' drammatica serve un intervento urgente, abbiamo chiesto piu' volte un incontro con il presidente della regione, ma finora non abbiamo ricevuto risposte.

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