Il rifiuto di accogliere un emendamento per assegnare 100mila euro a un museo di Marsala, città di cui è originaria la deputata dell'Udc, ha dato vita allo scontro. Il presidente dell'Ars: «Questo ddl riguarda soltanto l'emergenza Covid»
Finanziaria, urla in Assemblea tra Miccichè e Lo Curto «Basta marchette». La replica: «Oltraggia i bambini»
«Ora non do più la parola a nessuno, si vota fino alla fine e si chiude questa finanziaria di cui mi sono veramente rotto le palle». L’ultimo chilometro della maratona per l’approvazione della legge di stabilità regionale all’Ars è segnato da un nuovo scontro in aula. Protagonisti stavolta il presidente dell’Assemblea Gianfranco Miccichè e la capogruppo Udc Eleonora Lo Curto.
A fare andare su tutte le furie quest’ultima è stato il rigetto da parte della presidenza di un emendamento riguardante lo stanziamento di centomila euro in favore del museo Baglio Tumbarello-Grignani di Marsala, città di cui è originaria Lo Curto. La proposta è stata cassata da Miccichè, che ha ricordato come questa finanziaria sia concentrata sull’emergenza Covid. «La mettiamo nella nuova finanziaria, se no hanno ragione a lamentarsi – ha detto il presidente di sala d’Ercole – Solo marchette avete fatto, non è possibile. Il Baglio, che non so neanche come si chiama, non c’entra niente con il Covid, un minimo di decoro».
Poco dopo a prendere la parola è stata la stessa Lo Curto. «Mi sento insultata per avere subito l’offesa di sentirsi protagonista di una marchetta per un intervento per completare una struttura regionale, un museo bloccato da oltre dieci anni, in questo momento di emergenza Covid dove tutti i deputati hanno parlato e sproloquiato a favore del turismo», ha urlato Lo Curto. Per poi incalzare Miccichè, facendo riferimento al particolare target che avrebbe potuto attirare il museo. «Ma qualcuno ha mai pensato ai bambini oltre ai proclami in questa benedetta Assemblea? Qualcuno si è mai posto il problema? A Marsala potevano andare in questo museo. Mi disgusta tutto quello che ho dovuto subire e sentire in questa aula, camufatta da emergenza Covid. In quel museo non ho un voto. Sono oltraggiata e con me tutti i bambini».
Riferimento che ha portato alla replica immediata di Miccichè. «Onorevole, non le consento di indignarsi per ciò che dico – ha sbottato il presidente dell’Ars -. Sono stati inseriti in questa finanziaria 50 milioni per sistemare immobili regionali. Ci sono 150 musei che devono essere ultimati. E da lunedì, vi ho detto cento volte, che c’è la nuova finanziaria. Non le consento di farmi passare come se io fossi contro il museo o contro i bambini. Questa finanziaria – ha concluso Miccichè – è stata fatta per il Covid».