Il governo di Renato Schifani segna un altro punto di continuità con il precedente targato Nello Musumeci: anche la sua maggioranza va sotto per due volte nella prima giornata di voto della Finanziaria. Un passo falso tuttavia calcolato, che ci può stare, in una legge di stabilità affrontata con uno spirito profondamente diverso rispetto all’ultima approvata a maggio, non fosse altro che per la collaborazione tra governo e opposizioni. In ogni caso si tratta di importanti subemendamenti ai due temi principali approvati oggi: il finanziamento del contratto collettivo di parte dei forestali e il raddoppio del sussidio per i precari dei bacini Asu ed ex Pip. «Sui forestali finalmente in Sicilia si lavora ad una grande riforma – dice l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – Ringrazio il parlamento siciliano per avere dato il via libera alla norma che consentirà l’impiego del personale in maniera certa e secondo criteri legati alla progettazione degli interventi, modalità quest’ultima che permette l’utilizzo di risorse extra regionali».
Per quanto riguarda i lavoratori forestali a arrivano in Finanziaria 174,3 milioni di euro per l’anno corrente, con il subemendamento approvato nonostante il parere contrario del governo, che estende la copertura al triennio. Stesso destino per i precari, fatta esclusione per quelli impegnati nel privato sociale, che vedono il proprio monte ore aumentare a 36 a settimana, con relativo incremento di stipendio. Fondi blindati per Asu ed ex Pip del dipartimento Beni culturali, che vedono la loro posizione al sicuro per i prossimi tre anni, grazie al subementamendo di marca M5s firmato dal capogruppo Antonio De Luca e dalla deputata Roberta Schillaci. «Il risultato del voto palese da me richiesto – dice De Luca – ha mandato sotto la maggioranza facendo così approvare quello che non esito a definire un atto di civiltà in attesa della stabilizzazione di questi lavoratori. Successivamente la pratica è stata reiterata sull’emendamento successivo che riguarda gli Asu degli enti locali, garantendo loro l’appostamento sul bilancio triennale».
Via libera anche ai fondi per i sostegni alle aziende, ma la vera bagarre è solo rimandata e riguarda l’articolo 1, accantonato oggi, che contiene gli stanziamenti da affidare agli enti locali. Attimi di tensione durante la discussione per la contestazione del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Antonello Cracolici, che punta l’accento su due stanziamenti: quello per il Sicilia jazz festival e per le Celebrazioni belliniane. Un milione di euro nel primo caso, mentre nel secondo lo stanziamento passa da due a tre milioni. «Qui si rischia di essere di fronte a un Cannes 2», dice il deputato Pd, che presenta un’interrogazione e chiede persino un’indagine da parte della procura.
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