La decisione del Consiglio dei ministri di impugnare l'ultima finanziaria regionale in un primo tempo aveva portato all'attenzione soltanto gli effetti sulla stabilizzazione dei lavoratori del bacino Asu. Ma l'atto del governo nazionale riguarda anche altri temi
Finanziaria, impugnate norme in materia sanitaria Stop anche alle misure contro Sma ed endometriosi
Non solo la norma riguardante la stabilizzazione dei lavoratori Asu, ma anche diversi interventi in materia sanitaria. Compresi gli articoli riguardanti le misure prese dalla Regione in favore della terapia genica, basata sul farmaco Zolgensma, per i bambini affetti da Sma, e quelle per le donne affette da endometriosi. L’impugnazione dell’ultima finanziaria da parte del Consiglio dei ministri prevede anche questo. Non sono ancora chiari i possibili effetti dell’atto che il governo nazionale ha adottato ieri, dopo avere rilevato un mancato rispetto delle competenze legislative da parte della Regione Siciliana.
A caldo aveva fatto discutere lo stop alla norma che avrebbe dovuto portare i soggetti che rientrano nel personale Asu, perlopiù impiegati in lavori socialmente utili, a ottenere contratti a tempo indeterminato. Agli stessi soggetti veniva data la possibilità di fuoriuscire definitivamente dal bacino ottenendo in cambio un’indennità di importo pari a cinque anni dell’assegno di utilizzazione e per un periodo non superiore ai cinque anni. Stamattina, invece, è circolato l’elenco degli altri articoli impugnati e l’attenzione è così ricaduta sulla materia sanitaria.
A subire lo stop è per esempio la norma riguardante le risorse da destinare a progetti in favore di studenti con disabilità, per i quali erano stati stanziati cinque milioni di euro, ma anche quella riguardante l’incremento orario dei medici veterinari specialisti ambulatoriali. La norma è rivolta al personale interno inserito nell’organico delle aziende del sistema sanitario regionale e dell’istituto zooprofilaticco. Per quanto riguarda lo Zolgensma, la norma prevede lo stanziamento di 4,2 milioni di euro per finanziare la terapia genica, già inserita dall’Aifa nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del servizio sanitario nazionale e «nelle more dell’autorità definitiva».
Impugnata anche la norma sull’endometriosi che prevedeva la possibilità per l’assessore alla Salute di consentire la prescrivibilità dei farmaci antinfiammatori non steroidei di fascia A, in deroga ai vincoli previsti da Aifa, per le pazienti che hanno il codice di esenzione 063. Il Consiglio dei ministri ha deciso di stoppare anche l’istituzione dei centri prenatali per le indagini genetiche rivolte alle donne in gravidanza e l’articolo riguardante l’ideazione di progetti rivolti alla distribuzione della cannabis terapeutica. Impugnata infine la norma riguardante il contributo alla Rete mediterranea per la salute degli animali (Remesa) rivolta alla prevenzione dei rischi epidemici legati alle palotogie animali provenienti dal Nordafrica.