«Il benessere non si può misurare con indicatori economici». Per il terzo anno consecutivo torna al centro culturale Zo di piazzale Asia l'evento organizzato insieme ad Impact Hub Siracusa. Tema degli incontri, ispirati all'educatrice e scienziata, i modi in cui viviamo il pianeta
Fil Fest, partita a Catania la terza edizione Felicità interna lorda ispirata da Montessori
«Siamo soddisfatti di un indicatore come il prodotto interno lordo? Siamo convinti che sia lo strumento adeguato o ci sono altre dimensioni per misurare il benessere delle persone?». Da queste riflessioni nasce il Fil Fest – festival della felicità interna lorda, giunto alla terza edizione. Il festival si terrà venerdì 2 e sabato 3 dicembre al centro culturale Zo di piazzale Asia a Catania, storica sede dell’iniziativa, che è organizzata insieme ad Impact Hub Siracusa, a cui si sono aggiunti come partner Umedia e l’università di Catania.
«Secondo noi il benessere non si può misurare solo con indicatori economici – spiega Manuela Trovato di Impact Hub –, per questo abbiamo deciso di aprire la nostra riflessione ad altre dimensioni dell’agire umano, dalla cultura all’ambiente, dalla società all’economia, fino all’urbanistica». Ogni anno infatti il festival assume una sfumatura diversa: nella terza edizione il tema portante ruota attorno ai modi in cui viviamo il pianeta. «Il pianeta non solo inteso come suolo su cui poggiamo i piedi – chiarisce Trovato – ma anche il terreno che coltiviamo, i luoghi in cui andiamo, le patrie culturali». Per questo la parola terra viene declinata al plurale, «per ricordare che diversi fattori – cultura, arte, religione, economia, legami familiari, case in cui viviamo – determinano il nostro modo di abitare un luogo».
Se le precedenti edizioni sono state dedicate rispettivamente ad Adriano Olivetti e Danilo Dolci, quest’anno la musa ispiratrice è Maria Montessori, educatrice e scienziata che, come spiega Trovato, «ha analizzato il modo in cui educhiamo gli altri a coltivare il sentimento della natura e ad alimentare il modo di vivere la terra secondo un criterio di educazione cosmica, in cui l’essere umano diventa cittadino del cosmo».
Nel programma non mancheranno imprese sociali locali ed europee a confronto con il ricercatore dell’Università di Trento Flaviano Zandonai, coordinatore di Euricse (Istituto Europeo di Ricerca), momenti di scambi, esplorazioni delle produzioni culturali ricavate da materie prime della terra, un momento in cui verrà affrontato il tema dei rifiuti con Rossano Ercolini, vincitore 2013 del Nobel per l’ambiente, che dirige il centro Rifiuti Zero di Capannori.
Gli incontri del Fil Fest daranno spazio anche a studenti e bambini, con laboratori dove realizzare attività educative a tema. «Vorremmo organizzare anche un ciclo di documentari sui modi in cui viviamo la terra – aggiunge la rappresentate di Impact Hub – approfondendo i modi in cui possiamo curarla e i flussi migratori», conclude Trovato.