Fiera, la denuncia del consigliere Mirenda «Dopo il mercato, discarica a cielo aperto»

«Un neo all’immagine della città e un pessimo biglietto da visita per i tanti turisti che visitano la zona». Così Maurizio Mirenda, consigliere comunale etneo in quota Grande Catania, vice presidente della commissione permanente al Commercio, commenta le scene di degrado e sporcizia in piazza Carlo Alberto, sede della fera o lune. «Un’area che dal tardo pomeriggio, appena vengono smontate le bancarelle, diventa una discarica a cielo aperto», continua Mirenda. Che fa appello all’amministrazione affinché si trovi un modo per «garantire maggiore vivibilità ai residenti e mettere i commercianti della zona nelle migliori condizioni in cui poter lavorare». Partendo da interventi concreti, come l’aumento del numero di cassonetti nella zona.

«Una montagna di cassette di legno, ortaggi, scatoli di cartone, sacchetti di plastica, resti di frutta che, con le piogge invernali, si trasformano in una matassa umidiccia impossibile da smaltire in tempi brevi». È la descrizione che fa il consigliere della piazza dopo il mercato. La situazione, continua Mirenda, starebbe portando a «parecchi disagi per una convivenza, quella tra residenti e commercianti di piazza Carlo Alberto, che si fa sempre più difficile». Per questo il consigliere propone all’amministrazione del sindaco Enzo Bianco di aumentare il numero di cassonetti nell’area, «da consegnare agli operatori che potrebbero così effettuare immediatamente la raccolta differenziata oltre ad assicurare maggiore pulizia e più vivibilità al territorio», spiega Mirenda.

Un gesto concreto, secondo il consigliere, che riavvicinerebbe il primo cittadino a una categoria che nelle ultime settimane lo ha spesso contestato: dai commercianti di corso delle Province a quelli del Lungomare. «Centinaia di imprenditori che ora si sentono abbandonati dall’amministrazione comunale», conclude.

Redazione

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