Più fiducia nei consumi e meno inflazione. Questo il bilancio delle festività natalizie per i siciliani e, in generale, anche per la nostra nazione. Lo conferma a MeridioNews il segretario di Confartigianato Siracusa Vincenzo Caschetto secondo il quale «quest’anno c’è un leggero miglioramento». A godere dell’andamento positivo è soprattutto il settore dell’agroalimentare che comprende figure come la pasticceria di fiducia, la realizzazione di oggetti natalizi e la vendita di prodotti agricoli. «Anche il mestiere dell’orafo torna a essere valorizzato – fa notare Caschetto. – Molti lo hanno scelto per fare confezionare oggetti preziosi». La spesa delle famiglie in Sicilia supera un miliardo di euro (1,9 per l’esattezza) solo per il mese di dicembre, di cui due terzi (1,3 miliardi) sono destinati alle spese alimentari, mentre la restante parte rientra nella categoria dei regali.
Nell’ultimo report di Confartigianato Sicilia la spesa delle famiglie a dicembre ammonta a 466 milioni di euro a Palermo, a 421 milioni di euro a Catania, a 256 milioni di euro a Messina, a 170 milioni di euro a Trapani, a 163 milioni di euro ad Agrigento, a 154 milioni di euro a Siracusa, a 122 milioni di euro a Ragusa, a 98 milioni di euro a Caltanissetta e a 64 milioni di euro a Enna. Entrando nel merito dell’artigianato, la Sicilia si posiziona quarta a livello nazionale: spicca Palermo, considerata tra le dieci province italiane dove c’è un’elevata domanda di artigianato per le festività. Una crescita positiva che viene rilevata a livello nazionale anche dall’Istat. L’Istituto evidenzia un clima di fiducia in aumento sia da parte dei consumatori (da 103,6 a 106,7) che da parte delle imprese (da 103,5 a 107,2) rispetto ai quattro mesi precedenti. La maggiore richiesta si concentra nel settore dei servizi, seguito da quello delle costruzioni e del commercio al dettaglio.
Nota negativa, invece, per la manifattura dove si assiste a un peggioramento dell’indice da 96,6 a 95,4. Proprio su quest’ultimo aspetto si concentra anche l’attenzione di Caschetto che spiega che «il peggioramento è dettato dall’influenza delle norme nazionali, come nel caso del Super bonus 110 che, una volta terminato, condizionerà il mercato dell’edilizia». In un mercato dove prevale l’innovazione, l’artigianato non resta indietro: Confartigianato – che conta una media di nove realtà per provincia siciliana – ha lanciato diverse iniziative di sensibilizzazione che sono partite dai social e si sono concretizzate anche in vere e proprie collaborazioni. «Da tempo collaboriamo con il programma televisivo della Rai Linea verde – spiega il segretario provinciale – a cui segnaliamo le imprese che meritano particolare attenzione». Alla lista si aggiunge anche Candido sogno siciliano: un progetto che vede l’inserimento di 30 imprese siciliane di eccellenza in un sito pubblicizzato sui vari canali media. La missione continuerà anche nel 2024 dove è previsto il lancio di spot radiofonici che sensibilizzano il consumatore a comprare dagli artigiani. «Comprare dall’artigiano significa qualità eccellente rispetto alla media. – prosegue Caschetto – I vantaggi risiedono nel fatto che un artigiano usa prodotti a chilometro zero, aiutiamo la filiera dei produttori locali con materie prime del nostro territorio e, più in generale, anche l’economia locale».
Tuttavia, restano dei nodi da sciogliere: nelle aziende scarseggiano le figure specializzate. «Si fa fatica a trovare giovani che vogliano impegnarsi in lavori manuali e non solo intellettuali – aggiunge Caschetto – Qualche risultato lo stiamo avendo. Grazie al bando Fare impresa Sicilia e agli incentivi previsti da esso, qualche giovane sta portando avanti delle imprese innovative. Ma ancora è troppo poco, non basta». Il mercato siciliano, in ogni caso, sta puntando sull’espansione dell’artigianato oltre i confini regionali incontrando imprenditori dei paesi del golfo. Un’area vicina e dove c’è una buona disponibilità economica. «Un’importante novità – conclude il segretario Confartigianato Siracusa – è rappresentata dalla creazione del palazzo degli artigiani a Dubai. Qui a turno si esporranno le nostre eccellenze, non solo siciliane, ma anche italiane. L’internazionalizzazione è lo sbocco per tanti, soprattutto per i giovani imprenditori».
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