Ferrovie, arrivano in Sicilia i primi cinque treni Pop Musumeci: «Nel 2020 partirà il biglietto integrato»

Dare una svecchiata e un miglioramento del servizio ferroviario in una regione dove ancora comanda il trasporto su gomma. Questo intento è alla base dell’immissione sulla rete siciliana di nuovi convogli, di cui il primo di cinque è stato presentato oggi alla Stazione Centrale di Palermo, e che nel giro di pochi anni abbasseranno l’età media dei mezzi circolanti (alcuni superano i 25 anni) e alzeranno lo standard e la qualità del trasporto passeggeri.

I nuovi arrivati sono cinque treni della categoria Pop, che – come previsto dal Contratto di servizio 2017-2026 tra Trenitalia e la Regione Siciliana – saranno affiancati nel 2020 da altri sette, e nel 2021 da ulteriori nove mezzi della stessa tipologia. Riportano sulla livrea i loghi dell’Unione europea, della Repubblica, della Regione e del Po Fesr Sicilia, e l’hashtag #EuropeLoveSicily: prenderanno servizio dal 15 dicembre sulle tratte Palermo-Messina (e Palermo-Termini Imerese), Palermo-Catania e Messina-Siracusa.

Ma complessivamente è previsto l’acquisto di 43 nuovi treni: oltre a questi 21 Pop, costati complessivamente 165 milioni di risorse del Po Fesr Sicilia 2014-2020 (e che affiancano i sei Jazz già consegnati ed entrati in servizio nel 2016), si aggiungono cinque FLIRT della svizzera Stadler (acquistati direttamente dalla Regione Siciliana) e 17 Diesel (bimodali, funzioneranno anche a trazione elettrica e a batteria) prodotti dalla Hitachi che saranno consegnati entro il 2021.

Nello specifico il Pop, costruito dalla francese Alstom, è un treno a mono piano a quattro carrozze, con quattro motori di trazione. Viaggerà a una velocità massima di 160 chilometri orari, avrà un’accelerazione maggiore di 1 m/sec2 e potrà trasportare fino a circa 530 persone, con 330 posti a sedere. I treni Pop hanno una capacità di trasporto fino al 15 per cento superiore rispetto alla precedente generazione, oltre a otto porta biciclette di serie (per le bici non si pagherà un extra). E hanno le dotazioni ormai standard sui treni di nuova generazione, come prese per alimentazione per vari device, display LCD per informazioni, condizionamento dell’aria e di ventilazione regolati in funzione del numero dei passeggeri, oltre ad ampi corridoi per favorire la mobilità a tutte le tipologie di utenti e grosse superfici vetrate per aumentare l’ingresso di luce naturale.

«Due anni fa – spiega Orazio Iacono, amministratore delegato di Trenitalia – ci siamo incontrati col presidente Musumeci, che era molto arrabbiato per la pessima qualità del servizio. Da quel giorno è cambiato qualcosa, abbiamo firmato il primo contratto di servizio della storia della Sicilia a maggio 2018 che prevede investimenti per 426 milioni di euro. In questa regione si registra la maggior crescita di passeggeri: + 12 per cento rispetto al 2018, che significa un milione di viaggiatori sui treni regionali. Se mettiamo nuovi treni di questa fattura, tecnologia, comfort, affidabilità, sostenibilità, avremo sicuramente ancora più passeggeri sul trasporto collettivo ferroviario».

Attualmente in Sicilia il parco mezzi è costituito da 113 locomotive e convogli (tra elettrici e diesel) più 97 carrozze, con un’età media che nel 2017 era di 24,5 anni, ma che con i nuovi innesti si abbasserà nel 2021 fino ai previsti 7,6. Questo contingente si divide il compito di trasportare passeggeri lungo i 1369 chilometri di binari in esercizio in tutta la regione. Di questi 791 chilometri sono elettrificati, mentre sui restanti 578 possono circolare solo carrozze alimentate a diesel. Da contratto di servizio è previsto che 2019 e 2020 vengano percorsi 10,8 milioni di chilometri, che dal 2021 saliranno a 10,9 milioni.

«Per troppo tempo – sottolinea Nello Musumeci, presidente della Regione – il trasporto ferroviario è stato sacrificato, molte tratte secondarie sono state chiuse perché considerate ingiustamente rami secchi, e ciò avviene se la pianta non viene irrigata e concimata. La frequenza delle corse, un treno pulito, veloce, che non rimane fermo in stazione per le coincidenze determinano la domanda del pubblico. L’obiettivo del mio governo è che anche nelle tratte minori ci si possa spostare esattamente come avviene con i treni locali delle regioni del Nord Italia. Scontiamo decenni di colpevoli ritardi della politica, ma sono convinto che nei tre anni rimanenti di legislatura riusciremo almeno ad equipararci alle altre regioni del Mezzogiorno».

Il governatore ribadisce inoltre il pressing sui gestori delle infrastrutture ferroviarie e stradali: «Rfi deve avere un occhio particolare per Mezzogiorno e Sicilia, lo stesso per l’Anas. E’ mancato il controllo su alcune tratte e percorsi. Manca chiarezza, devono cambiare passo. Dalle aziende dello Stato la Sicilia si aspetta risultati assai diversi». E dallo stesso Musumeci e dall’ad di Trenitalia arrivano rassicurazioni sul biglietto integrato bus-tram-treno per Palermo: «Nei primi mesi del 2020 – affermano – Trenitalia insieme a Regione ed Amat faremo l’integrazione del biglietto, partendo da Palermo per poi esaminare anche Catania e Messina. La nostra priorità sono cittadini e pendolari».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]