I maggiori interventi sono concentrati sul collegamento veloce Palermo-Catania-Messina. Le opere da finanziare riguardano pure le infrastrutture stradali. Novità anche per il trasporto urbano, con nuovi treni dedicati al trasporto regionale
Ferrovie, 20 miliardi da investire in dieci anni A prevederlo il piano industriale per la Sicilia
Il piano industriale 2022-2031 presentato da Ferrovie dello Stato prevede somme per un totale di 190 miliardi di euro da investire sulla linea ferrata. Di questi, 20 miliardi sono destinati alle ferrovie siciliane, dove l’intervento più rilevante previsto è quello del collegamento veloce Palermo-Catania-Messina. Tra gli altri interventi ci sono quelli che hanno interessato il nodo di Palermo (passante e anello), il nodo di Catania e il potenziamento del collegamento aeroporto Fontanarossa, a cui si aggiungono il ripristino ed elettrificazione della linea Palermo-Trapani, la linea Caltagirone-Gela, il bypass di Augusta, il potenziamento della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle e il collegamento con l’aeroporto di Trapani-Birgi.
Ammontano invece a 5,78 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il collegamento Ragusa-Catania, la strada statale 121, il tratto Palermo-rotatoria Bolognetta, la strada statale 626 per il completamento della tangenziale Gela, la Ss Adrano-Paternò. Sono 403 invece i milioni di euro destinati al Polo passeggeri in ambito ferroviario, che si traducono in ulteriori nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dei servizi diurni e notturni di lunga percorrenza, da e per la Sicilia. Pe il Polo urbano sono previsti interventi di rigenerazione e soluzioni di intermodalità e logistica nelle aree urbane, per circa 2,5 milioni di metri quadrati di aree da valorizzare con investimenti per 3,7 milioni. I principali progetti riguarderanno i territori di Palermo, Siracusa, Catania e Messina. Con un investimento complessivo pari a circa 860 milioni di euro, le risorse destinate al Polo Logistica sono finalizzate alla manutenzione straordinaria dei compendi di Catania Acquicella (360 milioni di euro) e Catania Bicocca, con 500 milioni di euro.