Sono tre i fermi per la sparatoria avvenuta martedì pomeriggio nei pressi dell’ingresso del centro commerciale Le Zagare, a San Giovanni La Punta (in provincia di Catania). A essere stato gambizzato (con un colpo di arma da fuoco che lo ha raggiunto alla tibia sinistra) è un uomo (classe 1984) residente a Catania le cui […]
Gambizzato nei pressi del centro commerciale Le Zagare, tre uomini fermati dai carabinieri
Sono tre i fermi per la sparatoria avvenuta martedì pomeriggio nei pressi dell’ingresso del centro commerciale Le Zagare, a San Giovanni La Punta (in provincia di Catania). A essere stato gambizzato (con un colpo di arma da fuoco che lo ha raggiunto alla tibia sinistra) è un uomo (classe 1984) residente a Catania le cui iniziali sono D.R.P. Come anticipato da MeridioNews, subito dopo i fatti, tre uomini, con il volto parzialmente coperto, si erano dati alla fuga a bordo di una Smart scura, la cui targa era riconducibile a un noleggio auto. I tre uomini – un pregiudicato 50enne, ritenuto affiliato al clan Santapaola-Ercolano, il figlio 22enne incensurato e un ragazzo incensurato di 26 anni, che sarebbe l’autore degli spari – sono stati denunciati per lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi.
Durante le indagini, i militari hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e sentito anche diversi testimoni. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dei fatti, il 39enne sarebbe arrivato intorno alle 15.15 nel posto che era stato fissato per un appuntamento. Dopo un breve scambio di battute, avrebbe subito una violenta aggressione da parte di tre uomini, che dopo averlo picchiato con pugni e una mazza da baseball, avrebbero sparato verso di lui due colpi d’arma da fuoco, colpendolo una sola volta alla gamba. Dopo di che, i tre uomini si sarebbero dati alla fuga in direzioni diverse: due a bordo di una Smart nera, risultata poi a noleggio, e uno in sella a uno scooter.
Il ferito era stato trasportato in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile. Ancora da chiarire il movente. Esclusa la lite per un parcheggio, sembra più probabile che dietro la sparatoria possano esserci questioni legate alla sfera lavorativa della vittima. Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania. A chiamare il numero unico per le emergenze (112) nel pomeriggio di martedì era stato lo stesso 39enne vittima dell’aggressione. Il 50enne è stato individuato mentre percorreva, alla guida di un altro veicolo, via Giuffrida a Catania; mentre il figlio è stato trovato nella loro abitazione a Misterbianco. Il terzo complice, si è presentato spontaneamente oggi pomeriggio nella caserma dei carabinieri di Gravina di Catania.