A guidare la banda ci sarebbe stato il 37enne Fabio Comito, che pianificava i colpi insieme ad alcuni amici di Mazara del Vallo. Protagonisti degli assalti uomini e donne oggi fermati nell'operazione Coyote. Tra gli arrestati anche Emanuele Rubino, coinvolto nel tentato omicidio del gambiano Yusupha Susso
Fermato gruppo di malviventi tra Trapani e Palermo Rapine in banche ed esercizi commerciali del Paese
Erano tanti e organizzati, e per questo capace di compiere una serie di rapine senza essere bloccati. Fino a oggi, quando nel corso dell’operazione Coyote, condotta dalle squadre mobili di Trapani e Palermo e dagli agenti del commissariato di Mazara del Vallo, sono stati arrestati. Si tratta di un gruppo di 15 persone, residenti nelle due province nord-occidentali della Sicilia, che per mesi hanno colpito banche ed esercizi commerciali.
A finire in carcere, in seguito al provvedimento della giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala Annalisa Amato, sono stati Alfio Ferro, 47 anni; Giuseppe Genco di 42 anni; Giovanni Natalizii, 28 anni; Fabio Comito 37 anni; Fabio Mustacciolo, alias “Fabio gnè gnè”, 32 anni; Marco Ferrante, 27 anni e Emanuele Rubino, 28 anni. Rubino è stato ritenuto tra i responsabili del tentato omicidio di Yusupha Susso, il cittadino originario del Gambia, vittima di un agguato in via Maqueda a Palermo, lo scorso 2 aprile. Il Tribunale, inoltre, ha disposto gli arresti domiciliari per Giuseppa Aguanno, 40 anni; Luigi Terzo 40 anni; Tommaso Roberti, 23 anni; Carmine Zambon, 33 anni. Obbligo di dimora, invece, per Carmen Clara Villavicencio Gallon, 34 anni; Sami Sabani, 55 anni, e Sabina Sabani, 21 anni.
Stando agli inquirenti, a capo del gruppo c’era Comito, che insieme ad altri amici originari di Mazara pianificava i colpi. Non tutti riusciti, come nel caso di una gioielleria di Ascoli Piceno: in quel caso la rapina fallì, per l’intervento della polizia.