Lunica cosa chiara è che la Regione siciliana, almeno per questanno, dovrà ridurre drasticamente gli interventi per le attività culturali. Al posto della tabella H, è noto, cè adesso un bando che verrà pubblicato tra qualche giorno sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
In questo bando entreranno, almeno sulla carta, tutti i soggetti che venivano finanziati con la vecchia Tabella H. Quindi enti, associazioni e fondazioni culturali, enti che operano nel sociale, associazioni mediche, sportive e via continuando.
A disposizione ci sono solo 6 milioni di euro (lanno passato in tabella H cerano quasi 50 milioni di euro, ma i titolari di tanti organismi sostengono di non aver ancora preso i soldi del 2012). Per quest’anno, nella manovra finanziaria, la Regione aveva stanziato 36 milioni di euro. Ma il Commissario dello Stato ha impugnato la norma, mentre il Governo regionale non ha inoltrato ricorso presso la Corte Costituzionale.
Di fatto, l’ufficio del Commissario dello Stato ha ‘cassato’ la tabella H creando i presupposti per cambiare metodo. Così è nato il bando.
Se non abbiamo capito male, ad essere privilegiati dovrebbero essere le attività sociali (soprattutto sordi e ciechi). Per gli altri non ci dovrebbe essere molto. Anche perché, ad esempio, sui Teatri lirici e di prosa della Sicilia la Regione è già intervenuta con somme a dir la verità piuttosto basse rispetto agli anni passati (con un massimo di 300 mila euro).
Che dire? Che una Regione come la Sicilia, non sostenendo le attività culturali non farà molta strada.
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