Ex province siciliane, il buco totale è di 60 milioni di euro Musumeci convoca a Palermo senatori e deputati siciliani

La grave crisi finanziaria che ormai ha investito tutte le ex Province dell’Isola sarà oggetto di un confronto tra il governo della Regione e la rappresentanza parlamentare nazionale eletta in Sicilia. Lo ha deciso il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha invitato senatori e deputati siciliani a Palermo, al palazzo del governo, per lunedì 18 febbraio alle ore 11. 

«Ho il dovere di sottoporre alla sua attenzione – scrive Musumeci – la necessità di individuare, con l’urgenza che la situazione di dissesto o pre-dissesto in cui versano richiede, adeguate soluzioni per il sostegno ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane dell’Isola. Enti ormai al collasso, con gravi ripercussioni sul piano non solo sociale. Occorre intervenire con la massima urgenza – prosegue il presidente della Regione – per garantire parità di trattamento agli Enti di area vasta siciliani rispetto alle Province e Città metropolitane della Penisola, eliminando le storture causate dalla legislazione finanziaria nazionale in materia».

Oggi, intanto sil sottosegretario al ministero dell’Economia, il siciliano Alessio Villarosa, del Movimento 5 stelle, fa sapere che «gli uffici del ministero, a seguito delle interlocuzioni effettuate in questa settimana, sono finalmente riusciti a quantificare e certificare la somma che servirebbe a coprire il buco delle ex province siciliane. Si tratta di circa 60 milioni di euro che andrebbero a coprire i deficit creati negli anni e che, insieme alle altre norme già annunciate, che non comporteranno effetti finanziari, potrebbero risolvere l’annoso problema».

«Nella prossima settimana – continua – insieme agli uffici cercheremo di reperire queste somme nelle maglie del bilancio statale che verranno inserite nel primo provvedimento utile insieme a quelle già annunciate che prevederanno la possibilità per gli enti di prevedere un bilancio preventivo solo annuale, utilizzare l’avanzo di amministrazione libero e destinato per garantire il pareggio di bilancio, nonché autorizzare l’ente in esercizio provvisorio ad effettuare, con apposite delibere consiliari, variazioni di bilancio utili al fine di utilizzare risorse pubbliche in conto capitale, per la realizzazione di interventi infrastrutturali. La nostra attenzione e il nostro impegno continuano – conclude – il tavolo è in continuo e costante aggiornamento affinchè si riesca a risolvere il problema nel minor tempo possibile». 


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