Garantiti diritti fondamentali ai lavoratori nati col progetto Emergenza Palermo. Il bilancio del sindacato è però in chiaroscuro. «Registriamo positivamente che sono state prese in considerazione parte dei nostri suggerimenti, ma persistono le disparità». Come avviene ad esempio all'ospedale Civico
Ex Pip, la Regione riconosce riposi, assenze giustificate e 104 Uiltucs: «Accolte alcune proposte, si pensi a stabilizzazione»
Con una direttiva del 13 gennaio scorso il dipartimento regionale del Lavoro ha riconosciuto alcuni diritti fondamentali a coloro che gravitano nel bacino ex Pip di Palermo. Ai lavoratori nati all’interno del progetto Emergenza Palermo negli anni ’90, e mai stabilizzati, la Regione ha riconosciuto i giorni di riposo, la maternità, la possibilità di beneficiare dell’assistenza ai disabili (legge 104) e le assenze per malattia. In tutti questi casi potranno assentarsi dagli enti e dagli uffici dove prestano servizio senza perdere la retribuzione.
A comunicarlo è la Uiltucs Sicilia, il sindacato che da tempo segue la vicenda e aveva presentato in commissione Lavoro e al presidente della Regione Rosario Crocetta, un documento di proposte. «Registriamo positivamente che sono state prese in considerazione parte delle nostre proposte – dice Marianna Flauto, segretario regionale – ma in quel documento si chiedeva anche che venisse attuato un percorso per la stabilizzazione anche attraverso i progetti europei per la collocazione dei precari anche in altri enti, tenendo in considerazione le qualifiche e le esperienze maturate. Questo percorso non è stato ancora realizzato e anzi i lavoratori continuano a subire disparità. Ad esempio all’ospedale Civico di Palermo sono stati stabilizzati degli Oss, operatori sociosanitari mentre ci sono 220 Pip che svolgono anche queste mansioni ma non vengono inseriti nei percorsi di stabilizzazione».
Nel provvedimento si specifica che «le assenze per malattia non comportano la sospensione dell’assegno» e che le «attività sono organizzate in modo che il lavoratore possa godere di un adeguato periodo di riposo durante il quale è corrisposto l’assegno». I lavoratori hanno anche diritto senza riduzione dell’assegno al congedo di maternità e di paternità. L’assegno è erogato anche in caso di permessi con la 104. Riconosciuto infine il diritto di partecipare alle assemblee organizzate dalle organizzazioni sindacali.