Tornano a tremare migliaia di lavoratori palermitani. Questa mattina le organizzazioni sindacali che seguono la vicenda dei Pip e degli Asu in Sicilia si sono visti recapitare una lettera dell’Inps dove si preannuncia che l’istituto previdenziale ha comunicato alla Regione Siciliana la definitiva interruzione del servizio di pagamento dei sussidi agli eterni precari del bacino siciliano.
«A testimonianza della sensibilità nei confronti di una platea socialmente svantaggiata – recita la missiva – e allo scopo di consentire ai competenti uffici della Regione di predisporre in tempo modalità alternative di pagamento, sarà garantito il pagamento della mensilità del corrente mese di maggio 2018». Il debito che la Regione ha nei confronti dell’Inps si aggira attorno ai 160 milioni di euro: ma mentre entro dicembre gli ex Pip non dovrebbero più essere a carico dell’Inps ma della Resais (un’altra partecipata della Regione), il problema permane per gli Asu (area socialmente utile) che sono circa cinquemila.
Intanto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci incontrerà Tito Boeri, presidente dell’Inps, a Roma per discutere e cercare di risolvere il contenzioso de visu. «Dal primo gennaio 2018 fino ad oggi il servizio ha continuato ad essere erogato dall’Inps – continua la lettera – pur in carenza di convenzione, in via assolutamente straordinaria e per il tempo strettamente necessario a consentire alla Regione di assumere i provvedimenti necessari per l’estinzione del debito. Tuttavia consumati i termini assegnati e constatato l’insuccesso delle interlocuzioni intrattenute, ai fini dell’effettivo rientro dal debito, sono venute meno le condizioni per la prosecuzione del servizio».
Una vicenda, dunque, che potrebbe tornare a breve esplosiva. A tentare di rassicurare gli animi ci pensa al momento l’assessora alla Famiglia e al Lavoro Mariella Ippolito. «A noi la comunicazione è stata notificata venerdì 18 maggio – racconta -, troveremo una soluzione, non possono rimanere senza sussidio novemila lavoratori, sarebbe una tragedia. Cercheremo di individuare un rimedio, mi ero già incatenata per loro. Dobbiamo capire cos’è successo perché maggio passa subito, tutti ci impegneremo per trovare una soluzione».
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