I progetti per “Ricucire i lembi urbani” di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia

Mend It. Ricucire lembi urbani. È questo il titolo dell’evento organizzato dalla fondazione e dall’ordine degli architetti di Catania che si terrà venerdì 17 febbraio a partire dalle ore 17 al centro fieristico Le Ciminiere di Catania (in viale Africa, 12) nella sala P.T. del padiglione E4. Al centro c’è un percorso progettuale – in linea con il Pnrr – per superare le criticità dei collegamenti tra i paesi pedemontani e la città di Catania ideato e organizzato dalla fondazione e dall’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori etnei, Fce e dai comuni di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia. L’obiettivo è di analizzare le aree dismesse delle fermate della Circumetnea dei tre Comuni. Passeggiate con gli stakeholders, seminari su riqualificazione e dibattitti sulla rigenerazione, sopralluoghi con professionisti, docenti e visiting internazionali che hanno accompagnato nel loro percorso progettuale i giovani della struttura didattica speciale di Architettura di Siracusa, negli scorsi mesi hanno animato le tappe propedeutiche al workshop che sarà moderato dalla giornalista di MeridioNews Marta Silvestre

Un evento che vedrà la presentazione dei progetti nati con lo scopo di migliorare l’estetica, ma soprattutto di spingere la destinazione d’utilizzo di aree a vocazione turistica, accendendo i riflettori su un tratto che interessa diversi chilometri che ruotano attorno alle aree dismesse della ferrovia e analizzando il loro impatto sul paesaggio. Il convegno mira infatti a individuare soluzioni ecosostenibili di collegamento dell’area pedemontana, proponendosi come volano per una pianificazione futura di sviluppo. A introdurre l’incontro sarà la presidente della fondazione Ordine degli architetti di Catania Eleonora Bonanno. Dopo i saluti istituzionali del vicepresidente etneo dell’ordine degli architetti Giovanni Lucifora, dei sindaci di Adrano (Fabio Mancuso), Biancavilla (Antonio Bonanno) e Santa Maria Di Licodia (Giovanni Buttò) e del presidente di Fce Salvatore Fiore, si passerà nel vivo dell’incontro. Con la presentazione dei lavori dei tre gruppi: Adrano (Francisco Leiva Ivorra / Grupo Aranea), Biancavilla (Piero Bruno / Bruno Fioretti Marquez Architect), e Santa Maria di Licodia (Vincenzo Riso / Università do Minho) e i docenti dell’Sds di Siracusa Fernanda Cantone, Francesco Castagneto, Fabrizio Foti, Carlo Palazzolo e Luigi Pellegrino.

Al dibattito prenderanno parte la dirigente della Soprintendenza ai Beni culturali Irene Donatella Aprile, il commissario dell’ente Parco dell’Etna Enzo Spartà, il direttore generale dell’Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, il commissario straordinario di Catania Piero Mattei. E poi ancora il direttore del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura Matteo Ignaccolo, il presidente della Scuola di specializzazione di Architettura di Siracusa Fausto Carmelo Nigrelli, il direttore del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Mario D’Amico, il presidente Consiglio nazionale degli architetti Francesco Miceli, il coordinatore della federazione architetti Sicilia Alessandro Amaro, il presidente dell’ordine degli ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce, il presidente etneo della fondazione ordine degli ingegneri Filippo Di Mauro, il presidente di Ance Catania Rosario Fresta, la presidente dell’associazione italiana architettura del paesaggio Antonella Bondì, Mariagrazia Leonardi di InArch Sicilia, il presidente dell’istituto nazionale di Bioarchitettura Dario Antignano, il presidente dell’istituto nazionale di Urbanistica Giuseppe Trombino e il presidente etneo di Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) Marco Oddo.


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